Gela. “Assenza di fibre di amianto” nei locali di Polizia municipale. E’ questo l’ultimo verdetto, in ordine di cronaca, emesso dall’Asp di Palermo, Dipartimento di prevenzione nei luoghi di lavoro. Lo stesso si contrappone alla dichiarazione di inagibilità e immediata evacuazione dai locali di via Ossidiana diramata dal dirigente del settore comunale ai Lavori pubblici, Raffaella Galanti, il 21 novembre scorso con l’avallo di tecnici e funzionari.
Il comandante dei vigili urbani, Giuseppe Montana, per correre ai ripari, aveva fatto tappezzare i locali con manifesti informativi e comportamentali mirati ad evitare eventuali strofinii e perforazioni a non creare eventuali polveri di amianto.
Si era pensato subito anche al trasferimento urgente del comando di Polizia Ossidiana, oltre che alla bonifica, come suggerito dai vertici del settore Lavori pubblici. In verità qualcuno aveva anche ipotizzato attacchi strumentali e politici. Il verdetto dell’Asp di Palermo crea comunque un certo imbarazzo nei confronti degli esami effettuati da un locale laboratorio di analisi che invece aveva confermato la presenza di fibre di amianto. Secondo alcune indiscrezioni si sarebbe fatta confusione confondendo la fibra di vetro con l’amianto.
Il laboratorio medico di Sanità pubblica dell’Asp di Palermo ha effettuato cinque diversi esami con prelievi dai pannelli del soffitto del corridoio, di alcune stanze e nella sala convegni. Il risultato è stato sempre lo stesso: assenza di fibre di amianto.
L’ultima parola spetterà alla giunta capeggiata dal sindaco Domenico Messinese.
