Gela. Ha scelto di stare ancora nel progetto del sindaco Lucio Greco (nonostante ci siano stati momenti di forte frizione), dopo aver detto di sì ormai tre anni fa, quando era ancora riferimento principale dell’Udc. L’assessore Salvatore Incardona, che ha mantenuto il ruolo di consigliere, è tra quelli che si sono messi a disposizione nel tentativo di gettare un ponte con la Regione. Allo stato, l’assenza di una vera e propria collocazione politica pare non pesargli. “La situazione grave che la città sta vivendo mi ha convinto ad accettare la chiamata del sindaco – dice – in un periodo come questo non avere una collocazione precisa non mi pare proprio possa essere uno svantaggio, anzi. Al contrario, penso sia una nota a favore che mi consente, come sto già facendo, di confrontarmi sia con gruppi di maggioranza sia con quelli di opposizione. C’è bisogno di dare un supporto alla città e stiamo cercando di dare risposte. Credo sia dovere di un amministratore, in una fase tanto difficile, parlare con tutti, senza porre veti partitici o di schieramento”. L’assessore, al quale il sindaco Lucio Greco ha affidato le deleghe allo sport, turismo e spettacolo, continua comunque a mantenere il filo politico con l’area centrista. “L’Udc a livello nazionale c’è ed è presente – aggiunge – per me, è il partito di riferimento e so che posso avere interlocuzioni chiare con gli esponenti del partito. Allo stesso tempo, ho ricevuto riscontri da assessori della giunta regionale anche di aree politiche molto diverse dalla mia. Mi pare sia questa la necessità, dare risposte alla città senza farsi condizionare dagli schieramenti. Anzi, sto già iniziando le prime attività per l’ottantesimo anniversario dello sbarco alleato. E’ una ricorrenza alla quale il sindaco e l’amministrazione tengono parecchio e appunto i contatti sono in corso anche con esponenti del governo regionale che sicuramente non condividono la mia stessa area politica”. Incardona, mantenendo il ruolo anche all’assise civica, ritiene di potersi fare portavoce delle istanze che arrivano proprio dai consiglieri.
“So cosa vuol dire lavorare in consiglio e apprezzo l’attività svolta dai colleghi, ancora più importante con il rischio che si è posto sugli atti finanziari – conclude – non penso al domani politico ma sono focalizzato sull’oggi e sulle deleghe che mi sono state affidate dal primo cittadino”. Già al momento della sua presentazione ufficiale, Incardona non ha usato una “geografia” politica di schieramento ma anzi si è detto “assessore di tutti”, nel tentativo di fare quadrato, in attesa di capire se la giunta decisamente poco politica dell’avvocato Greco possa arrivare a superare il primo grande scoglio, quello di un eventuale dissesto, che tutti vorrebbero impedire.