Gela. Il confronto chiesto, ci sarà. L’alleanza di Greco si mette davanti allo specchio. Domani, probabilmente nel tardo pomeriggio, si terrà il vertice di maggioranza, invocato da più parti. Il sindaco può contare su un blocco quasi granitico, almeno all’assise civica, ma i primi “però…” iniziano a farsi più insistenti. Gli alleati vogliono capire quale direzione amministrativa intenda intraprendere il primo cittadino “civico” e i posti a disposizione non dispiacciono a nessuno. L’allargamento della giunta, forse, sarà tra i punti da affrontare. Non sembra però l’unica priorità. Dopo aver messo insieme “civici” e partiti, Greco deve far quadrare il “conto” e non è cosa semplice. Nessuno intende mettersi da parte o cedere il passo ad altri alleati. Se i posti, ovviamente, non bastano per tutti, c’è anche chi vuole avere rassicurazioni sul futuro più immediato. Nessuno, salvo casi rarissimi, si esprime apertamente sull’operato dell’attuale giunta, ma non tutti gli alleati sembrano soddisfatti, anzi. Non è da escludere che possa essere chiesta una rimodulazione delle deleghe, magari alleggerendo il carico di alcuni assessori, a cominciare da Grazia Robilatte e Ivan Liardi. Neanche sui possibili nuovi ingressi ci sono accordi già chiusi. I gruppi di centrodestra e i fedelissimi di Greco vogliono rafforzare il loro peso e non rifiuterebbero la richiesta di qualche nome da mettere nell’urna delle scelte. Il sindaco dovrà stare attento a non perdere pezzi, anche se un trasloco di massa all’opposizione, in questa fase, è solo fantapolitica.
Anche qualche insospettabile ha storto il naso dopo le ultime scelte. Tra le altre cose, pare non sia piaciuta la gestione del caso Ghelas, con l’attacco frontale al manager Gianfranco Fidone. Qualcuno, inoltre, si attendeva un maggiore piglio decisionista da parte dell’avvocato. Ora, li dovrebbe avere tutti intorno allo stesso tavolo e a breve qualche novità potrebbe concretizzarsi, ad iniziare dai volti degli assessori.