Gela. “Il no del Pd al bilancio di previsione e agli atti finanziari è politico e soprattutto non potevamo votare favorevolmente atti che hanno mancanze notevoli”. Il consigliere dem Alessandra Ascia spiega così le ragioni che hanno spinto il Partito Democratico a seguire l’opposizione, votando contro gli atti finanziari, ieri sera comunque approvati dall’assise civica. L’ex presidente del consiglio comunale però fa capire che il voto non sintetizza il passaggio definitivo del Pd all’opposizione dura e pura. “Io non parlerei di opposizione, mi sembra inutile soprattutto in un periodo come questo – dice ancora – il Pd è minoranza di un governo della città al quale non partecipa attivamente. Non abbiamo assessori e sicuramente il nostro non è un contributo pieno. Il dialogo per la città non si è mai fermato, ma stare in una maggioranza politica è un altro discorso. Tanti avevano dubbi sugli atti di ieri ma noto che sono svaniti subito”.
La scorsa settimana, il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina ha usato toni non proprio di scontro rispetto all’amministrazione comunale e del resto il sindaco Lucio Greco, anche dopo l’addio dem, non ha mai chiuso le porte. Le prossime settimane, con la maggioranza ormai non più focalizzata su atti cruciali come il bilancio, potrebbero essere importanti, anche nel ridefinire i confini politici e il Pd ha comunque un ruolo non da poco, con propri riferimenti nel governo nazionale.
