Gela. Minacciati e senza retribuzioni. Quattro operai sarebbero stati vittime di presunte estorsioni.
Le presunte minacce ai lavoratori. A processo, è finito l’ex datore di lavoro, titolare di una fornace. Salvatore Migliore, difeso dall’avvocato Maurizio Scicolone, deve rispondere alle accuse davanti al giudice Marica Marino. Dopo il rinvio a giudizio deciso dal gup del tribunale, è stato aperto il dibattimento.
I quattro operai che denunciarono i fatti sono parti civili, con gli avvocati Davide Limoncello e Carmelo Brentino. In base alle accuse, il loro ex datore di lavoro, solo sulla carta si sarebbe impegnato a regolarizzare i rapporti contrattuali. In realtà, non l’avrebbe mai fatto. Agli operai, Migliore, avrebbe consigliato il silenzio, pena eventuali ritorsioni giudiziarie. L’imprenditore ha sempre escluso di aver minacciato i lavoratori, dichiarando invece di essere stato lui stesso vittima di pressioni da parte dei suoi ex dipendenti.
Un caso che, adesso, verrà valutato dal giudice Marino, anche attraverso l’esame dei testimoni.