Gela.In quel locale non possono essere raccolte scommesse di nessun tipo.
I controlli sulla società. Dopo il provvedimento del questore di Livorno, risalente a quattro anni fa, arriva la conferma anche dai giudici del Tribunale amministrativo della Toscana. Ad opporsi al divieto è stata la titolare gelese di una società che controlla l’attività commerciale, da tempo avviata proprio a Livorno. In realtà, stando a quanto emerso dai controlli effettuati sull’intera gestione aziendale, sarebbe stato il figlio della donna, anche lui gelese, a coordinare per intero tutte le operazioni. L’uomo ha precedenti penali e in passato ha patteggiato una condanna per associazione a delinquere e truffa, fatti poi dichiarati estinti. Così, i giudici del Tar toscano hanno respinto il ricorso presentato dal legale della donna che, invece, ha contestato la fondatezza del divieto deciso dal questore livornese. Nel locale, la raccolta delle scommesse rimane off limits.