Gela. “Niente confini né recinti, la parola d’ordine è apertura”. È quasi il mantra dell’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava, in questo periodo convulso impegnato insieme a Francesco Di Dio nel supportare la fase commissariale del Pd, affidata all’ex parlamentare Ars Giuseppe Arancio. Fava sembra convinto che l’asse con grillini e civici (in primis il gruppo di “Una Buona Idea”) abbia gambe solide per andare avanti verso le amministrative del prossimo anno. Ma al contempo non intende rapportarsi al tema dei vincoli politici. “Non ce ne possono essere – aggiunge – non a caso, penso che il nostro dialogo non possa trascurare l’area moderata. Spero ci potrà essere a breve un incontro con il coordinatore provinciale di Italia Viva Giuseppe Ventura. I renziani li considero un valore importante. Al contempo, io sono per non escludere neanche un confronto con l’Mpa. Chi parla di vincoli lo fa solo a titolo personale e l’abbiamo spiegato dopo l’intervento in assemblea di Miguel Donegani. Se ci sono temi comuni, pienamente condivisi, non vedo perché si debba temporeggiare oppure apporre delle delimitazioni”. Fava segue una linea decisamente “aperturista”, senza se e senza ma.
Niente obblighi preimpostati anche sulla candidatura a sindaco. “Non siamo innamorati di questa candidatura. La scelta andrà fatta in condivisione con altre forze che vorranno seguire il progetto comune. Se ci saranno condizioni tali da garantire un progetto vincente senza una candidatura del Pd, andrà bene lo stesso purché il progetto sia forte. Sia chiaro però che il Pd, al suo interno, ha tanti esponenti che possono dare un contributo importante alla città”, aggiunge il vicecommissario. Inutile nascondere che anche i dirigenti dem stanno osservando con attenzione quello che accade nell’area di riferimento. La scorsa settimana, ex esponenti democratici pro-Schlein hanno aderito al progetto dei civici di “Una Buona Idea”. “È triste assistere a questo passaggio – conclude Fava – soprattutto perché si tratta di dirigenti del partito che hanno dimostrato serietà e competenza. Una riflessione interna va fatta. So che un gruppo di esponenti dem, compreso l’ex segretario cittadino Guido Siragusa, ha più volte espresso dissenso davanti alle posizioni, ritenute prevaricanti, di altri dirigenti del partito. Sono però fiducioso. Hanno aderito ad un progetto che può dirsi vicino al nostro e non hanno rinunciato alla tessera del Pd. Gli ideali non li abbandonano. Potremmo ritrovarci”.