Gela. “Messinese deve dimettersi per rispetto della città!”. L’ennesima richiesta arriva ancora dai consiglieri comunali del Movimento cinque stelle. “Sapevamo che sarebbe stato l’ennesimo bluff”. Questa volta, la debolezza della giunta emergerebbe da quanto accaduto al Ministero dello sviluppo economico, con i manager di Eni che hanno annunciato la rinuncia al progetto Prezioso K, ovvero la piattaforma per le attività di esplorazione e trivellazione in mare. “L’amministrazione Messinese ha sempre sostenuto il protocollo, dicendo che andava portato avanti – spiegano Vincenzo Giudice, Virginia Farruggia, Angelo Amato e Simone Morgana – tanto che durante il referendum sulle trivellazioni il sindaco Messinese, espulso per violazioni varie dal Movimento cinque stelle, dichiarava che non tutte le trivellazioni sono uguali. Come a dire che Prezioso K era meglio di altre. Il Movimento cinque stelle ha sempre detto alla città che Eni faceva l’ennesimo bluff, che per l’ennesima volta non si realizzava nulla se non mera ed inutile progettazione, soldi spesi per studi di fattibilità, che alla città non lasciano nulla e che fanno contenti solo coloro che realizzano gli studi ed il progetto, visto che poi vengono pagati, si spera. Il vicesindaco mai eletto nega il suo stesso comportamento, le sue politiche, le sue scelte. Rinnega se stesso di fronte alla triste verità del fallimento. Nel più puro trasformismo politico cambia faccia e cambia gioco. Prima sì a Prezioso K, ora Prezioso K non si deve fare. L’amministrazione Messinese elenca numeri e carte, ma l’unica verità è che continua a mentire alla città, che continua a seguire le politiche del colosso petrolifero”.