Gela. “Mi assumo la responsabilità di questa decisione. Chi lavora per questa città farà parte della maggioranza. Gli altri discorsi fanno parte di una logica politica che non mi appartiene”.
Angelo Fasulo affronta di petto la questione rimpasto e annuncia la rimodulazione delle deleghe. Non ci sono sorprese. Nessun cambio di assessori. Solo una rotazione di deleghe. Non era certamente quello che si aspettava una parte del partito Democratico, che spingeva per il ridimensionamento dell’ex Mpa e la sostituzione di un paio di assessori. Così non è stato e Fasulo quasi sfida adesso i suoi stessi alleati. Difende i suoi assessori, “che non ho indicato io ma i partiti stessi” e chiede uno slancio al Consiglio comunale.
Sono state confermate le indiscrezioni di alcune settimane fa. Fortunato Ferracane resta vice sindaco (era stato indicato già durante la campagna elettorale) e passa al settore Territorio; Giuseppe D’Aleo va al comando di polizia municipale mentre Ugo Costa gestirà i Servizi sociali. L’assessore Marina La Boria mantiene la delega all’Istruzione, ma perde le Pari Opportunità che tiene per sé il sindaco Angelo Fasulo, insieme ai Grandi eventi ed all’Ambiente. Carmelo Casano dovrà occuparsi oltre che di Lavori pubblici anche di Protezione civile. Giuseppe Ventura infine aumenta il numero delle deleghe: oltre allo Sport, turismo, spettacolo e Igiene si occuperà anche di industria.
Fasulo non teme la reazione negativa del suo partito. “Non si possono fare continuamente discorsi solo sugli assessorati – precisa – allargare la maggioranza non significa mandare a casa assessori che non io, ma loro stessi hanno voluto (usa l’espressione dialettale “mica nisceru do pacco i l’olà”). Adesso non vanno più bene? Non accetterò nessun ricatto. Se vogliono ragionare per rompere non mi troveranno disponibile”. “Questa è giunta politica, non tecnica – aggiunge Ferracane – un posto vale l’altro. Siamo a disposizione del sindaco, se serve per dare una mano”.