Gela. Il centrodestra, questa volta, ci crede. L’alleanza, uscita malconcia dalla vicenda della mozione di sfiducia, sa di avere i numeri per tentare la sortita e prendersi il municipio. Tanto ruota intorno ai rapporti interni al gruppo, che in questi ultimi mesi non sono stati esattamente idilliaci. Segnali di distensione, però, arrivano da uno dei campioni di voti della coalizione, l’ex deputato regionale forzista Pino Federico. “Forza Italia è la spina dorsale del centrodestra locale e lo abbiamo dimostrato sia alle regionali che alle legislative – spiega – noi ci muoviamo in quest’alleanza. Il dialogo deve esserci e mi riferisco a DiventeràBellissima, alla Lega, a Fratelli d’Italia e a Energie per l’Italia. I consiglieri di Musumeci hanno fatto una scelta, proponendo il patto di fine mandato. Questo, però, non può limitare il dialogo. Invece non ci sarà posto nella coalizione elettorale per chi ha avuto rappresentanti in giunta. Lo dico chiaramente, non ci sarà dialogo con il gruppo di Raffaele Carfì. Loro hanno deciso di sostenere l’ex sindaco ed è giusto che seguano quella linea. Magari, potrebbero decidere di riproporre Messinese anche alle prossime amministrative. Non sono vicende che ci possano interessare”.
Ma Federico ne ha anche per i rivali interni, che avrebbero cavalcato il tema delle alleanze trasversali, quelle che sarebbero alla base di un possibile partito della città (con pezzi di centrodestra e centrosinistra). “Hanno voluto strumentalizzare – continua – il nostro riferimento è il centrodestra. Probabilmente, c’è qualcuno esterno alla città che ha solo l’interesse a farci perdere. Ma non lo permetteremo a nessuno. Si sono inventati divisioni in Forza Italia e accordi con il centrosinistra. E’ vero, abbiamo parlato con il Pd nella strategia complessiva della mozione di sfiducia. Era normale farlo. Da soli non avremmo mai avuto i numeri”. Tra i nomi che si rincorrano in vista dell’individuazione del candidato a sindaco della coalizione c’è sicuramente quello di Federico, che per ora preferisce glissare. “Se devo essere onesto – conclude – in questi giorni, tanti cittadini che ho incontrato me l’hanno chiesto. Per ora, è inutile fare nomi. Pensiamo al programma da presentare alla città”. Federico non sembra affatto intenzionato a mettersi dietro le quinte e nell’alleanza tutto è in gioco.