"Nessuna offesa a Gela", Giammusso: "Non era una polemica"
Giammusso nega di aver utilizzato un tono provocatorio nei confronti di Gela e del Gela.
Gela. È arrivata puntuale la risposta del presidente emerito biancoscudato Arialdo Giammussodopo la dura replica del sindaco Terenziano Di Stefano in riferimento alle affermazioni rilasciate dal membro della Nissa, ieri, in conferenza stampa, in vista dell’impegno di domenica prossima fra il Gela ed il sodalizio di Caltanissetta. Giammusso nega di aver utilizzato un tono provocatorio nei confronti di Gela e del Gela.
“Ho letto con attenzione le dichiarazioni del sindaco Di Stefano, ma tengo a precisare che nelle mie parole non c’era alcun riferimento alla città di Gela né alla sua tifoseria. Non l’ho mai nominata, né direttamente né indirettamente. Il mio intervento riguardava unicamente il contesto sportivo e il valore della Nissa, della città di Caltanissetta e del nostro ruolo nel panorama provinciale. Al termine di un derby, parlare di calcio, rivalità e orgoglio sportivo è normale: fa parte del gioco e della passione che tutti condividiamo. Non volevo offendere nessuno e mi dispiace se ciò è avvenuto - prosegue Giammusso -. Non ho alcun interesse ad alimentare polemiche extracampo. Ho sempre rispettato Gela, la sua storia e i suoi tifosi. E a Gela ho tantissimi amici. Credo che il bello del calcio sia la competizione sana, la voglia di superarsi e il rispetto reciproco, non la ricerca di scontri verbali che non servono a nessuno. Pensiamo al campo, alle squadre, ai tifosi e alla festa dello sport.
Il resto appartiene a interpretazioni che non mi rappresentano”.
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