Gela. Cade l’accusa di truffa e arriva l’assoluzione per l’imprenditore Vincenzo Romano e per il tecnico comunale Luigi Buttiglieri. Entrambi sono finiti a processo, dopo l’avvio di un’inchiesta scaturita dai lavori per la realizzazione della rotatoria stradale lungo la Gela-Manfria, a ridosso del quartiere residenziale La Cittadella. Per i pm della procura, sarebbero stati utilizzati materiali difformi rispetto al progetto, determinando continui cedimenti del manto stradale. Al termine di una lunga istruttoria dibattimentale, però, le difese, sostenute dagli avvocati Antonio Gagliano e Giuseppe Condorelli, sono riuscite a dimostrare l’assoluta regolarità degli interventi. Sia l’azienda di Romano, che si occupò dei lavori, sia il tecnico comunale incaricato di seguirne l’iter avrebbero operato proprio per mettere in sicurezza l’opera, addirittura disponendo l’uso di materiali di migliore qualità.
I lavori per la rotatoria. Al termine della sua requisitoria, il pm Tiziana Di Pietro, ritenendo provate le accuse, ha chiesto la condanna per entrambi. I difensori, però, hanno richiamato diverse incongruità nell’intera vicenda, a partire dal fatto che la rotatoria non sia mai stata collaudata e, addirittura, l’azienda che si aggiudicò l’appalto non ha mai ricevuto il compenso per intero. Fattori che, secondo di difensori, escludono già alla base qualsiasi ipotesi di frode. Una ricostruzione, fatta anche di dati tecnici, che ha convinto il giudice Lirio Conti. Il magistrato ha emesso un dispositivo di assoluzione per entrambi gli imputati.