Gela. Il gestore del lido “Paradisea park” di Macchitella si sente vittima di un’azione vessatoria da parte della polizia municipale e teme per il futuro dei 30 lavoratori. I vigili hanno sequestrato un catasto di legna, parlando di discarica abusiva a cielo aperto.
Secondo gli agenti della caserma di via Ossidiana, la legna sequestrata potrebbe essere riconducibile a tre alberi di eucalipto capitozzati.
“Hanno posto dei sigilli alla legna che ho acquistato e per la quale è stata emessa regolare fattura – spiega Emanuele Fraglica, dell’associazione Stone club di proprietà della moglie, Loredana Maganuco – In verità, la stagione balneare non è iniziata e il lido aprirà i battenti solo dal prossimo 15 giugno. Stiamo effettuando tutti gli interventi necessari a rendere sicura la struttura che lo scorso 8 aprile è stata danneggiata dalle raffiche di vento che si sono abbattute in città”.
“Gli interventi erano stati comunicati tempestivamente al Comune – assicura Carlo Maria D’amato, legale di Fraglica – che a seguito di sopralluogo ha riconosciuto un indennizzo di 14 mila euro.
Il sequestro effettuato è stato notificato solo successivamente al pubblico ministero. Vorremmo capire in cosa consiste quest’operazione spiagge pulite, considerato che Fraglica non ha nessuna concessione della spiaggia. Nonostante tutto, a seguito delle raffiche di vento hanno sostenuto una spesa di 1300 euro per eliminare i rifiuti accatastati dal vento lungo la spiaggia”.