Gela. Il futuro della Ghelas, in attesa della nomina ufficiale del nuovo amministratore, rimane una priorità del sindaco Lucio Greco e della sua giunta. Il primo cittadino l’ha spiegato ieri ai sindacati, in vista dell’assemblea dei soci di lunedì prossimo. Impegni che però convincono poco i consiglieri comunali di “Avanti Gela”. Salvatore Scerra e Gabriele Pellegrino sono stati tra i più convinti nel chiedere la convocazione di una seduta monotematica, tutta incentrata sulle prospettive della municipalizzata. I rumors sulla poltrona di manager, inoltre, rendono ancora più pesanti i dubbi che arrivano dai banchi dell’opposizione. “La Ghelas è al primo posto nell’agenda del sindaco? Onestamente, credo che l’agenda il sindaco la stia usando solo per annotare nomine e incarichi – dice Scerra – del resto, era inevitabile. Tutti gli impegni presi in campagna elettorale, adesso li deve concretizzare”. Pellegrino si rivolge direttamente a Greco. “Dovrebbe pubblicamente chiedere scusa alla città – spiega – è venuto in consiglio comunale, sapendo di mentire. Ha raccontato una barzelletta, quella sull’intesa in fase avanzata con Eni per l’ingresso in una società partecipata con la Ghelas, ed è stato subito smentito dagli stessi manager di Eni. O è bugiardo oppure incompetente”. I due consiglieri, inoltre, ritornano sull’atto di indirizzo, che a conclusione della seduta monotematica, la maggioranza ha bocciato. Il drappello di opposizione chiedeva l’immediata approvazione del bilancio 2018 della Ghelas, ma anche trasparenza nella nomina del successore del dimissionario Gianfranco Fidone (con la pubblicazione di un bando) e nel dirimere possibili cause di incompatibilità in giunta.
“Probabilmente, hanno bocciato il nostro atto di indirizzo – dicono – perché volevano giocarsi la carta della nuova nomina. Il sindaco e la sua maggioranza hanno il dovere morale di dare seguito a quello che abbiamo chiesto. E’ una questione di legalità”. I consiglieri di “Avanti Gela”, che fin dal primo momento hanno scelto una linea di opposizione intransigente verso l’alleanza “arcobaleno”, sembrano intenzionati a non perdere di vista gli sviluppi dell’”affaire” Ghelas, probabilmente convinti che anche tra le fila dei pro-Greco non tutti siano soddisfatti della strategia del primo cittadino.