Gela. Lo diceva pubblicamente pure quando segnava in serie B ed esultava sotto la curva dei tifosi dell’Ancona o del Mantova.
“Voglio chiudere la mia carriera al Gela, la prima squadra che ha creduto in me. La mia seconda casa”. Non sarà così e forse è più questo che provoca dolore e rammarico a Maurizio Nassi.
Non rientra più nei piani tecnici del nuovo Gela, che ha cambiato totalmente pelle. Solo il ds Martello rappresenta il passato. Tutto il resto sarà nuovo o quasi. A 40 anni compiuti ci può stare. Maurizio avrebbe trascorso un altro anno tra panchina e una stagione da non protagonista. A nostro avviso sarebbe stato offensivo verso la sua storia.
La verità è che Maurizio Nassi si immaginava l’ultimo anno a Gela da giocatore-manager. Avrebbe voluto mettere a disposizione sempre del suo club la sua esperienza di uomo-spogliatoio, di conoscenze di calciatori. Non è stato così. Il suo addio lo ha voluto annunciare attraverso il profilo facebook.
“Cari tifosi del Gela, siamo arrivati al momento dei saluti….Per un gelese d’adozione come me è un momento triste che credevo non arrivasse mai, tuttavia, fa parte della vita di un calciatore. Mi sentivo parte di un progetto e lo sentivo fortemente, non solo come calciatore ma anche da gelese, di certo non mi aspettavo che il Gela Calcio mi desse il benservito”.
Anche un accenno di polemica, rivolto a chi?
“Forse le mie competenze nel settore possono aver dato fastidio. Purtroppo c’è gente che inquina l’ambiente del calcio ma questo è il mio lavoro, stupendo, contornato di gioie e dolori, momenti bellissimi ma anche di cadute dalle quali bisogna rialzarsi e ripartire”.
In questa mia “lunga” carriera ho girato in lungo e in largo lo stivale avendo il privilegio di confrontarmi con giocatori importanti e di ben figurare in tutte le categorie ed il segreto (è stato ed è tuttora) la passione, qualità capace più di ogni altra di fregare il tempo che inesorabilmente passa”.
“A Gela con Voi ho avuto la gioia di indossare la maglia del cuore, una maglia pesante la maglia della nostra città! La rete si è gonfiata tante volte ed in tante altre avrei voluto che ciò avvenisse ma in ogni caso vedervi gioire ad un mio gol è ricordo più grande che custodirò sempre gelosamente nel cuore.
Grazie di tutto!
Maurizio 9”.
Buona vita Maurizio