Gela. Sarà stata l’atmosfera magica delle Mura Timoleontee, dove si respira la storia millenaria di questa città, o quel suono leggero degli archi, capaci di esaltare le doti di un talento internazionale come Alberto Ferro, cui la sua città, Gela, gli ha tributato una serata speciale.
Sono accorsi in oltre 500 alle mura greche per assistere al concerto evento di musica classica voluta dall’associazione culturale Totus tuus di Pippo Leonardi ed inserito nel cartellone della rassegna “r-estate a Gela”.
Alberto Ferro, che a 25 anni vanta già riconoscimenti di livello europeo, ha voluto con sé il suo maestro e mentore, Epifanio Comis, direttore del Conservatorio Bellini di Catania. L’orchestra di archi ha deliziato la platea con musiche di Mozart, Bartòk, Chopin e Barber. La serata è stata presentata da Massimiliano Castellana, alla presenza del direttore del parco archeologico di Gela, Luigi Maria Gattuso e degli assessori Malluzzo e Di Stefano.
Il protagonista della serata è stato Alberto Ferro, avviato ai tasti del pianoforte dalla mamma Marisa ed il cui talento non è sfuggito al maestro Comis.
Pur non lasciando trasparire emozione, Alberto ha ammesso con la sua solita sincerità di essere rimasto sorpreso dalla grande partecipazione di pubblico
“Vedere 500 persone in un concerto di musica classica non è rituale – ha detto – questo significa che bisognerebbe creare delle associazioni stabili qui in città per promuovere eventi di qualità. Suonare nella mia città ed alla presenza del mio maestro è stato bello ed emozionante. Sono felice di questa serata”.
Pippo Leonardi, che ha voluto questo evento, spera adesso che si possa dare continuità. “I talenti non mancano, adesso c’è anche la disponibilità dell’ente parco per usare queste location eccezionali, perché non crederci ancora?”.
Novanta minuti tra l’allegro andante di Mozart, tra l’adagio struggente di Barber e le danze rumene popolari di Bartòk e per finire con l’opera 11 di Chopin, hanno suggellato una serata di qualità. Ed alla fine Alberto ha concesso anche il bis.