Musica e solidarietà per “Una culla, una speranza”
La serata di beneficenza per le termoculle destinate all’Africa promossa dal Kiwanis Club di Gela, in sinergia con l’Associazione Amici della Musica “G. Navarra”ha avuto grande successo in città.
Gela. Una serata in cui l’arte si è trasformata in un gesto concreto di solidarietà. È questo lo spirito che ha animato l’evento promosso dal Kiwanis Club di Gela, presieduto da Andrea Emmanuello, in sinergia con l’Associazione Amici della Musica “G. Navarra”, guidata dal Maestro Crocifisso Ragona. L’iniziativa, ospitata a Gela, è stata dedicata al progetto internazionale “Una culla, una speranza”, importante programma di Kiwanis International in collaborazione con UNICEF, finalizzato a dotare le comunità africane di culle termiche per salvare la vita dei neonati prematuri.
Al centro della serata, la musica: raffinata, intensa, capace di toccare le corde più profonde dell’emotività. Ad esibirsi l’“Ensemble Dameincanto” della Camerata Polifonica Siciliana, formazione composta da quattro artiste di straordinaria sensibilità interpretativa: Melita Lamicela, soprano, Chiara Vyssia Ursino, soprano, Antonella Arena, mezzosoprano, Anna Maria Calì, pianoforte.
Il pubblico ha potuto assistere a un viaggio musicale ricco di poesia e pathos, grazie a esecuzioni eleganti e appassionate che hanno trasformato ogni brano in un messaggio di speranza. Le artiste hanno saputo fondere tecnica e sentimento, regalando un’atmosfera carica di emozioni e partecipazione.
L’obiettivo della serata è stato quello di sostenere l’acquisto di culle termiche, strumenti fondamentali per garantire adeguata assistenza ai neonati nelle aree del mondo dove le condizioni sanitarie sono critiche. Un impegno che il Kiwanis porta avanti con determinazione, contando sulla sensibilità delle comunità locali.
«Quando la musica incontra la solidarietà nasce sempre qualcosa di meraviglioso» ha dichiarato il presidente Andrea Emmanuello, ringraziando i presenti per la partecipazione e sottolineando l’importanza di un gesto che può davvero fare la differenza nella vita dei più piccoli e più fragili.
La serata si è così trasformata in un abbraccio collettivo, in cui la bellezza della musica ha assunto un valore ancora più grande: quello di diventare strumento di vita e speranza.
11.4°