Gela. Il centrodestra locale, anzitutto in consiglio comunale, ha risposto alle prime aperture arrivate dal sindaco Di Stefano, sulla rotta della politica dell’equilibrio che ha scandito le settimane d’esordio del nuovo governo cittadino. Le polemiche intorno alla fase 2 della giunta e ad eventuali presenze con sfondo centrodestra, qualche increspatura l’hanno prodotta ma più in generale l’alleanza che al ballottaggio è uscita sconfitta cercherà di rimettersi in careggiata già entro i prossimi mesi. Il centrodestra locale, attraverso i partiti di riferimento, si considera alternativo al sindaco e alla maggioranza. Le aperture istituzionali ci saranno sui temi che toccano la città. In tal senso, il neo parlamentare Ars Salvatore Scuvera si è mosso su questa via, subito con la visita a Palazzo di Città. Ribadisce la direzione intrapresa. “L’interesse della città viene prima di tutto – sottolinea – è chiaro che il sindaco conosce bene quali siano le priorità. Per quanto mi riguarda, posso dire che l’attenzione va da subito alla necessità di aprire i due musei cittadini, compreso quello della nave greca, e al bisogno di dare risposte sulla crisi idrica e sul ciclo delle acque reflue per le campagne. Non dimentichiamo il dissalatore e gli interventi che vanno predisposti nelle dighe. La Regione può fare molto. Il sistema sanitario cittadino deve essere rafforzato. La zona industriale non può essere lasciata al proprio destino. Sto lavorando proprio su questi temi, con il massimo impegno”. Scuvera, attuale coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, si muove ormai nell’ottica di una coalizione che ha in lui l’unico vero riferimento locale in ambito Ars, per quanto riguarda la maggioranza del presidente Schifani.
Sa di dover garantire una solidità d’area che invece alle amministrative è venuta meno: la summa della discordia interna è sfociata nella nascita di “Alleanza per Gela”. Il parlamentare, infine, non intende ritornare su queste vicende e su ciò che in settimana è stato spiegato dall’ex assessore Salvatore Incardona, convinto che le segreterie del centrodestra locale debbano “fare un esame di coscienza” per il risultato finale delle urne. “Non ho intenzione di dedicarmi alle polemiche”, conclude il parlamentare regionale.