Murati in casa a Giardinelli per evitare gli allagamenti dei tombini intasati

 
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Gela. Si sono murati in casa per evitare allagamenti alle loro abitazioni dovute al cattivo funzionamento dei tombini e delle caditoie. Il singolare episodio si è verificato nel rione Giardinelli, dove i residenti di via Madonna del Rosario e via Mongibello, hanno avviato una petizione popolare al sindaco Angelo Fasulo per richiedere un interevento di pulizia urgente di tombini e delle caditoie.

“Ogni volta che si registra un acquazzone – accusa Benito Di Paola (nella foto), portavoce dei residenti – un tratto di strada si allaga, compresi i piazzali che ospitano il mercatino rionale. In via San Alfredo e via Mongibello l’acqua è finita dentro molte abitazioni e garage al pianoterra.

Per correre ai ripari, sono stato costretto a realizzare una parete in muratura in una delle porte d’ingresso. “Le abbondanti piogge che si sono abbattute sulla città hanno messo in evidenza le criticità infrastrutturali e del territorio”- commenta il consigliere comunale e geologo, Giuseppe Collura, che ammette la necessità di “potenziare il sistema di drenaggio e deflusso delle acque verso il depuratore e il torrente Gattaneo, mediante pompe più efficaci”.

Il consigliere del Pds, Giuseppe Collura, chiede l’attuazione di un piano annuale con un piano di intervento. “Necessitano interventi annuali – spiega Collura – per mantenere puliti i tombini.

Attualmente mancano i servizi capillari, si è lavorato nelle emergenze e il Comune interviene a macchia di leopardo. E’ necessario redigere un piano annuale con una programmazione di intervento, di concerto con il centro operativo comunale (Coc) composto anche dal sindaco e dagli Enti del territorio, ognuno per le proprie competenze deve fare la sua parte”.

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