Gela. Mura Timoleontee ancora a rischio chiusura a causa del branco di randagi che da diversi anni scorazza libero all’interno del perimetro dell’area archeologica, nonostante i diversi tentativi di accalappiamento andati a vuoto. E così il Direttore del Parco Archeologico Luigi Gattuso ha preso carta e penna e ha scritto al Comune annunciando una nuova chiusura per tutelare l’incolumità dei visitatori. Al momento sarebbe stato annullato un unico evento ma dal Parco fanno chiaramente intendere che, qualora la situazione non si risolvesse, a rischio sarebbero tutti gli eventi estivi previsti all’interno del perimetro delle Mura. Salve, ieri, le Mini Olimpiadi. L’evento non è stato annullato grazie alla presenza nelle due giornate previste degli operatori della ditta incaricata dell’accalappiamento. Dal 12 però i cancelli del sito torneranno a chiudersi, almeno fino a che la situazione non verrà risolta. Il branco, composto da circa quattro o cinque cani adulti e diversi cuccioli si aggira nel parco da anni ormai, ma è sempre riuscito a sfuggire alle gabbie degli accalappiacani. Già ieri mattina il Direttore del Parco ha avuto un confronto con l’assessore all’ambiente Cristian Malluzzo che ha garantito un intervento immediato
L’idea dell’amministrazione per risolvere il problema è quello di cambiare l’approccio all’accalappiamento. Dopo il fallimento delle gabbie trappola, c’è l’intenzione di rivolgersi ad una ditta esterna che catturi i cani attraverso l’utilizzo di narcotizzanti.
Ma siete seri? Esistono anche altri metodi, come quelli usati per mettere chip o curare le belve nelle foreste. Un sedativo sparato a distanza ad esempio. Ma qui non c’è voglia di lavorare e c’è mafia ovunque. Ovunque, in città, l’erba è alta due metri.
Il sindaco è impegnato a fare campagna elettorale e se ne frega. Ma del resto, che può fare, è solo un pupazzo in mano alla mafia. Ma l’omertà è dilagante conseguentemente al fatto che le istituzioni non proteggono. Quindi è un circolo vizioso che non si interromperà mai, se non con il NWO. Almeno a qualcosa servirà.