Palermo. Si sente seduto ”su una polveriera” il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che collega le recenti rivelazioni del senatore Sergio De Gregorio sul presunto ruolo della Cia nella caduta del governo Prodi
ad alcuni episodi intimidatori avvenuti dopo la decisione della Regione di sospendere i lavori e poi revocare le autorizzazioni per la realizzazione del Muos, il sistema satellitare degli Usa, a Niscemi, contestato da comitati civici, ambientalisti e alcune forze politiche.
Intanto si è svolto un vertice fra il governo e la regione siciliana per esaminare la situazione creatasi in merito al Muos.
E’ stato ”convenuto – si legge in una nota di Palazzo Chigi – di rispondere alle preoccupazioni delle popolazioni locali con lo studio di un organismo tecnico indipendente sulla valutazione dell’impatto sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni interessate dalle emissioni elettromagnetiche”.
Sempre a Niscemi il Coordinamento regionale dei comitati No muos ha indetto per il prossimo 30 marzo una manifestazione nazionale a sostegno della lotta per la revoca definitiva e immediata dell’installazione del Muos e lo smantellamento delle 46 antenne, per la smilitarizzazione della base americana di Sigonella, da riconvertire in aeroporto civile internazionale e di tutte le basi militari in Sicilia, perché si taglino le spese militari e la Sicilia sia una culla di Pace al centro del Mediterraneo.
