Gela. “Probabilmente, solo strada facendo capiremo le vere ragioni della costituzione di questo nuovo gruppo”. Il presidente della commissione consiliare sanità Rosario Trainito, tra gli esponenti dell’alleanza più vicini al sindaco Lucio Greco, usa i piedi di piombo nel valutare la nascita di quello che è stato ribattezzato “Libera-mente”. Un gruppo consiliare costituito dall’ex compagno di avventura elettorale, l’avvocato Pierpaolo Grisanti, da Vincenzo Casciana e Diego Iaglietti. Dovrebbe essere una sorta di argine “critico” della maggioranza, ma senza sfociare nell’opposizione politica all’alleanza del sindaco. “C’è oggi più che mai l’urgenza di creare un gruppo che abbia anche l’ardire di non essere d’accordo con la maggioranza qualora l’azione politica da questa proposta non sia in linea con i bisogni, le prospettive, gli interessi del territorio – hanno scritto i tre consiglieri in un comunicato pubblico – e che abbia altrettanto l’ardire di far battaglia all’opposizione qualora questa, nella sua azione, rispondesse solo a se stessa e non alla città”. Trainito, già prima della discussione al Tar sul ricorso presentato dall’alleanza di centrodestra, aveva preannunciato che in maggioranza, dopo la decisione dei giudici, ci sarebbero stati i primi movimenti. Così è stato. Allo stesso modo, in maniera schietta, lancia un monito preciso agli alleati. “Sono convinto che quando si entra a far parte di un’alleanza – continua – ci si debba stare dentro con due piedi e non con uno solo”.
La possibile anomalia politica di esponenti di maggioranza, protesi però anche a valutare le iniziative dell’opposizione, sembra piacere poco a Trainito, che invece allontana le voci di un suo addio ad “Un’Altra Gela”. Il consigliere è vicino all’area di centrodestra che si rifà a Forza Italia, ma conferma la permanenza nella lista del sindaco. “Escludo che in questa fase possano esserci cambiamenti – conclude – confermo la mia scelta e ho ottimi rapporti con gli altri consiglieri del nostro gruppo”. I giudici del Tar, indirettamente, hanno dato la stura ad una maggioranza che sembra politicamente molto “liquida”.