Gela. Un ulteriore termine prima del deposito della nuova perizia sulla dinamica dell’incidente stradale costato la vita alla quindicenne Vittoria Caruso. L’ha chiesto l’ingegnere nominato dal gup e in aula si tornerà a fine novembre. Questa mattina, nel corso del giudizio abbreviato, è stato confermato che la relazione tecnica non è stata completata. A chiedere che si provvedesse ad un approfondimento, con una nuova perizia, è stata la difesa del ventenne accusato di omicidio. Per il legale Sinuhe Curcuraci, tanti aspetti vanno verificati, anzitutto rispetto alla dinamica dei fatti e alle modalità dell’incidente. Nel corso delle indagini, secondo questa linea, sarebbero emerse delle possibili incongruenze.
Gaetano Vizzini, il giovane imputato, era alla guida della vettura che si ribaltò su un tratto dell’asse viario dell’ex Asi, solitamente piuttosto isolato. La corsa verso l’ospedale si rivelò inutile. Per la quindicenne arrivò il tragico decesso. Secondo la procura, si trattò di omicidio. L’imputato, compiendo una serie di manovre pericolose, sarebbe stato consapevole di poter causare conseguenze assai gravi. I genitori della giovane vittima seguono il procedimento e dal momento della tragica morte attendono che si faccia giustizia. Si sono fatti promotori di iniziative pubbliche, nel ricordo della figlia. Il legale Rita Parla, per conto della società “Giesse risarcimento danni”, è parte civile.