Gela. E’ stato affidato all’ingegnere Mauro Trombetta l’incarico di compiere ulteriori approfondimenti tecnici sulla dinamica dell’incidente, che tre anni fa causò la morte della quindicenne Vittoria Caruso. Per lei, si rivelarono fatali le conseguenze riportate dopo che la vettura sulla quale viaggiava si ribaltò, lungo un tratto dell’asse viario dell’ex Asi. Si tratta di una zona poco battuta dal traffico veicolare. A rispondere di omicidio è un ventenne, che era alla guida dell’automobile. Gaetano Vizzini è stato ammesso al giudizio abbreviato, come chiesto dal legale che lo rappresenta, l’avvocato Sinuhe Curcuraci. Il giudice Roberto Riggio ha autorizzato la nuova perizia e disposto l’incarico in favore dell’ingegnere, che effettuerà gli accertamenti. I dati saranno acquisiti anche con verifiche sul punto dell’incidente. A fine mese, si procederà proprio sul posto. Secondo la difesa di Vizzini, le perizie e i rilievi fino ad ora prodotti non fornirebbero un quadro preciso delle effettive cause che poi determinarono la morte della quindicenne, che era a bordo dell’utilitaria. La sua morte ha profondamente segnato la famiglia, che continua a chiedere giustizia per una vita spezzata in maniera drammatica. Per i pm della procura, il giovane imputato avrebbe compiuto manovre azzardate, essendo consapevole dei rischi e della possibilità di causare conseguenze ulteriori. L’incarico affidato al professionista prevede la possibilità di disporre anche di un ausiliario medico legale.
I genitori della giovane vittima seguono il procedimento. Il legale Rita Parla, per conto della società “Giesse risarcimento danni”, è parte civile. In aula, per l’esito della perizia, si tornerà ad ottobre.