Gela. La procura, davanti al gup, ha insistito, questa mattina, per il rinvio a giudizio del giovane accusato di aver investito Rocco Vacca. L’ex sindacalista, noto per il suo impegno letterario, morì a causa delle ferite riportate. Aveva settantasette anni. Dedicò grande attenzione e notevole studio inoltre alle tradizioni linguistiche locali. Alla guida dell’automobile, c’era il ventenne Arnaldo Peritore, per il quale appunto è stato chiesto il giudizio. I difensori, gli avvocati Carmelo Tuccio e Cristina Alfieri, ritengono invece che la dinamica di quanto accaduto vada approfondita. Non hanno optato per riti alternativi. L’incidente si verificò, due anni fa, in un tratto di via Cairoli. Vacca si era recato a far visita ad una familiare che vive proprio in quella zona. Le conseguenze dell’impatto sarebbero state decisive per determinare il decesso.
Proprio i familiari stanno seguendo il procedimento, come parti offese (assistiti dagli avvocati Giovanna Cassarà e Mariella Giordano). I difensori del giovane avevano già fatto rilevare che si fermò per prestare i primi soccorsi.