Gela. Tiziano Iudica, l’operatore vittima del terribile incidente stradale sulla 626, è stato “un esempio”, sia sul lavoro che nella vita. Il sindaco Lucio Greco è intervenuto durante la cerimonia funebre, tenutasi nella chiesa di “Sant’Antonio”. “E’ stato uno degli operatori sanitari che si è distinto e si è sacrificato per difendere e salvaguardare la salute di noi cittadini – ha detto Greco – abbiamo l’obbligo di ringraziare questa categoria, intrepida e generosa, spinta nell’espletamento del proprio lavoro solo dall’amore verso gli altri. In un momento nel quale prevalgono gli interessi personali ed egoistici, vanno presi come esempio e come esempio va preso Tiziano, persona sempre disponibile, instancabile e infaticabile. Sempre sorridente, apprezzato e stimato da tutti”. Il sindaco l’ha voluto ringraziare, stringendosi al dolore della famiglia e degli altri operatori. L’avvocato si è rivolto ai familiari. “So che il dolore non può essere colmato, ma dovete essere orgogliosi di aver fatto crescere Tiziano nel rispetto dei valori che rendono la vita degna di essere vissuta”, ha detto ancora. Il sindaco, nel suo discorso, è ritornato sulla situazione del sistema sanitario locale, che deve essere implementato, a tutela di tutti, pazienti e operatori del settore.
“Sarebbe pura ipocrisia non sottolineare – ha detto ancora – che la perdita di un giovane operatore, costretto a spostarsi da Gela a Caltanissetta, dopo turni massacranti, deve porci degli interrogativi, ai quali tutta la classe politica e dirigenziale dovrebbero rispondere. Eventualmente, sapendo chiedere scusa”. Dopo il terribile incidente, infatti, è nuovamente montata la polemica su un ospedale a mezzo servizio, senza tanti reparti e con medici, operatori e pazienti, costretti a spostarsi verso il “Sant’Elia” di Caltanissetta, da dove stava ritornando l’ambulanza condotta da Iudica.
ABBIAMO il ministro dell’infrastrutture di Caltanissetta. Cosa fa per la Sicilia .le autostrade servono gela cat. Gela calt. Ecc.ecc. e magari un morto in meno di sarebbe.