Gela. “Non credo che la maggioranza abbia problemi di numeri. Dopo l’uscita del Pd, sono quelli che si registrano in aula, anche se qualche assenza può capitare. Il rapporto con il sindaco? Non ci sono problemi di alcun tipo”. Il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli spezza una lancia in favore della stabilità politica dei pro-Greco, da diversi mesi in affanno, tra polemiche interne e giudizi al vetriolo sulla linea assunta dall’avvocato. “Su alcuni temi, è inevitabile che ci sia libertà di scelta – dice – su altri però deve esserci una posizione netta. Credo che chi legittimamente ha chiesto posizioni, abbia il dovere morale di stare vicino alla maggioranza”. Morselli, senza alzare i toni, fa capire che le concessioni politiche di Greco vanno ricambiate, anche in aula, senza perdersi in divergenze tra alleati. Dai banchi di “Un’Altra Gela”, che è il gruppo politico di riferimento del sindaco, sono però arrivare bordate che hanno messo in risalto i problemi di convivenza. Il consigliere Rosario Trainito, presidente della commissione sanità, ha criticato Greco e il suo eccessivo egocentrismo politico. L’ultimo caso si è registrato con il mancato invito alla commissione per prendere parte al sopralluogo in ospedale, in vista dei lavori per la terapia intensiva finanziati da Eni. Trainito, tra le altre cose, ha spiegato di essere ormai piuttosto lontano dal gruppo. “Trainito non ha mai fatto mancare il suo apporto alla maggioranza – dice Morselli – ha un approccio istintivo e probabilmente in molti casi basterebbe anche una telefonata per chiarire”. In questa fase, lo stesso Morselli e l’altro componente del gruppo, Romina Morselli, sembrano le anime politiche più vicine all’avvocato, almeno negli equilibri dei fedelissimi. Il capogruppo, tra le altre cose, smorza qualsiasi ipotesi di collocazione, diversa da quella civica. “Nuove collocazioni politiche? Non ne vedo la ragione – aggiunge – in questa fase, è un argomento che non mi attrae per nulla”. La linea Greco, dai rifiuti alle scelte sulla Ghelas, viene del tutto confermata.
“Mi sembra che i cambiamenti rispetto al passato siano netti – spiega ancora – sul servizio rifiuti c’è il pugno fermo nei rapporti con l’azienda che lo gestisce. Non è una questione di assessore, ma di scelte amministrative che sono nette e lo saranno anche con la nuova nomina. I miglioramenti nella gestione di Ghelas sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo trovato una società in enormi difficoltà economiche e ora il manager la sta risanando con importanti risultati”. Il presidente della commissione consiliare urbanistica, come ha fatto anche Greco, non rompe il fronte neanche quando si tira in ballo il Pd, che prima dell’estate ha interrotto il rapporto politico con la giunta dell’avvocato, ritirando il proprio assessore. “Ho una precisa idea sui motivi che hanno indotto il Pd ad assumere questa decisione – conclude – penso sia stata dovuta a questioni interne al partito e non entro nel merito. Ho rispetto per il Pd, fatto da esponenti con i quali si può sempre dialogare. Diciamo che è stata una separazione consensuale, senza traumi. Sono opposizione, ma la loro è un’opposizione costruttiva, l’hanno sempre dichiarato. Non credo potranno mai trovare sponde con partiti come Lega e Fratelli d’Italia, che sono opposizione in consiglio comunale”. Le posizioni di Morselli fanno comunque capire che Greco, nonostante le tante frecciate interne, può ancora contare sullo zoccolo duro che l’ha sostenuto anche alle amministrative.