Morì dopo l’esplosione di un forno, l’Ecorigen accusata di omicidio colposo

 
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Gela. Quando Salvatore Vittorioso perse la vita, ucciso dall’esplosione di un forno, aveva solo 34 anni. A distanza di quattro anni tre dirigenti della Ecorigen sono comparsi davanti al Gip del tribunale, Veronica Vaccaro, per rispondere di omicidio colposo.

Un difetto di notifica ha costretto il giudice per le indagini preliminari del tribunale,, a rinviare il processo al prossimo novembre. L’accusa ha sollecitato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Francis Joseph Jean Valeri, amministratore delegato e responsabile degli adempimenti in materia di sicurezza; Giulio Bonvissuto, responsabile del servizio prevenzione e protezione, ed Ezio Vigilanti, responsabile egli impianti. I familiari dell’operaio rimasto ucciso dall’esplosione di un forno si costituiranno parte civile. L’azienda francese si occupava della rigenerazione di catalizzatori. L’esplosione avvenne la sera del 30 gennaio all’isola 13, dove la Ecorigen ha i propri impianti. Salvatore Vittorioso quella sera era rimasto in servizio per seguire le operazioni di verifica di tenuta e riavviamento dell’impianto.

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