Montelungo, bando per affidamento “ad personam”? Chiesto blocco procedura

 
0

Gela. Il bando per l’individuazione di un gestore privato al quale affidare il parco di Montelungo si trasforma in un vero e proprio caso.

Diverse comunicazioni sono già pervenute ai massimi responsabili della provincia, ente proprietario dell’area: ad inviarle, sono stati alcuni fra i componenti delle commissioni attività produttive e sviluppo economico. In sostanza, lo spettro che aleggia è quello del bando ad personam.
Si teme, infatti, che tutte le caratteristiche preliminari richieste dai funzionari della provincia possano avvantaggiare pochissimi potenziali gestori a danno di altri che, pur non avendo tutti i requisiti, sarebbero, comunque, disposti a competere.
I dubbi si sono man mano trasformati in mosse concrete, messe subito in campo. Così, già la prossima settimana, verrà ufficialmente chiesto il blocco dell’intera procedura amministrativa messa in moto per arrivare all’individuazione di un nuovo gestore.
Una serie di riunioni dovrebbe consentire di fare il punto della situazione intorno ad uno degli immobili di punta dell’ente provinciale. Il malumore, quindi, ha iniziato a montare non appena il bando preparato dai tecnici dell’ente è stato pubblicato.
L’idea, infatti, sarebbe quella di individuare un ente oppure un’associazione capaci di rimettere in sesto una struttura letteralmente devastata dalle incursioni di vandali e ladri.
Lavori di una certa consistenza, tanto da richiedere l’obbligo della stipula di una polizza fideiussoria da almeno trecentomila euro. Tra i punti che fanno più discutere, inoltre, quello della durata della gestione: stando al bando, tre anni. Un lasso di tempo ritenuto fin troppo breve soprattutto davanti ad un eventuale gestore che, in ogni caso, dovrebbe sostenere ingenti spese per la ricostituzione di una struttura praticamente rasa al suolo. In pochi sembrano voler accettare una gara dall’esito già deciso in partenza.
Adesso, diversi consiglieri dell’ente provinciale vogliono vederci chiaro. Il rischio concreto è quello di un notevole slittamento dei tempi per l’affidamento della gestione di un parco che, almeno in origine, avrebbe dovuto assicurare lo svolgimento di attività culturali all’aperto.
Nei prossimi giorni, comunque, potrebbero aprirsi nuovi spiragli: in direzione di un completo blocco dell’iter per l’affidamento oppure di un eventuale accordo per evitare che la struttura, costata diversi milioni di euro, possa continuare a languire nel completo degrado.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here