Gela. “Guarite le piaghe di Gela, le chiese siano in prima linea nell’aiuto concreta ai bisognosi”. Il vescovo Rosario Gisana ha lanciato un appello da Piazza Calvario durante la tradizionale Crocifissione del Venerdì Santo. Migliaia di fedeli hanno partecipato in una giornata soleggiata al tradizionale rito cattolico, momento di fede e riflessione.
Il vescovo questa volta ha evitato sermoni sulla classe politica ma si è concentrato proprio sulla chiesa. “Lo spaccio di droga, la prostituzione, sono le piaghe di Gesù. Le nostre comunità ecclesiali devono mettere al centro i poveri, i disoccupati, le famiglie allo sbando i nostri ammalati, i nostri anziani. Invece con questo rito della Croce abbiamo messo a tacere tutto, convinti di aver convertito la nostra coscienza. Se volete che questa città, la Ghelas che abbiamo ricevuto dalle nostra tradizioni, dai nostri genitori rifiorisca, ognuno che sente questa commozione viscerale cominci a cambiare seriamente il modo di relazionarsi con gli altri”.
Presenti anche le autorità politiche, dal sindaco ad alcuni assessori e consiglieri comunali. Contestualmente andava deserta una seduta… di passione del Venerdì Santo del Consiglio comunale.
Stasera la deposizione del Cristo nell’urna ed il rientro in Chiesa.
Senti chi parla, quelli che vivono nel lusso più sfrenato!
Che ipocrisia!