Gela. Potrebbero diventare un ago della bilancia non indifferente nello scacchiere di blocchi per le amministrative, che devono ancora assumere i connotati politici definitivi. I moderati che per alcuni mesi hanno seguito il percorso dell’agorà pare ne abbiano preso definitivamente le distanze. La proposta della candidatura del socialista Piero Lo Nigro, per fare sintesi in quell’area, non ha trovato il sì finale del vicepresidente Ars Nuccio Di Paola. Dalla rosa di nomi messa sul tavolo dell’agorà, la scelta è ricaduta sul civico Terenziano Di Stefano. Un finale che non ha convinto i moderati. Avrebbero vagliato altre opzioni ma non quella dell’ex vicesindaco, uscito dal loro tavolo. In serata, i moderati dovrebbero fare il punto della situazione. I renziani di Italia Viva, il gruppo di “Rinnova”, i socialisti-progressisti, Noi moderati e i liberali, allo stato sembrano poter mantenere il loro cammino. Sarà fatta una valutazione per delineare le prossime mosse, con l’intendimento di non perdere pezzi. Un ritorno di fiamma con l’agorà di Di Stefano non pare all’ordine del giorno né risultano contatti concreti con gli altri candidati a sindaco di quel contesto, l’ex parlamentare Ars Miguel Donegani e Filippo Franzone. Il tavolo, se ce ne saranno le condizioni, potrebbe confluire nel progetto del centrodestra, attualmente alla ricerca di un candidato unitario e di un patto complessivo per le urne delle amministrative. Non c’è nulla di ufficiale e i gruppi che compongono il tavolo faranno le valutazioni del caso.
L’apporto dei moderati potrebbe incidere sugli equilibri dei blocchi in campo e ci sono ancora tanti pezzi in cerca di una collocazione precisa. E’ probabile che maggiori elementi potranno emergere dopo il confronto in programma mentre sempre in settimana dovrebbe tenersi un primo tavolo del centrodestra e sabato invece è atteso il leader Mpa Raffaele Lombardo, a sua volta capace di poter spostare più di qualche equilibrio, forte del gruppo locale che lo sostiene.