"Modello Gela? Unito dal potere", Bennici: "M5s con l'Mpa, incarichi e poco altro"
L'ex consigliere comunale FdI Sandra Bennici si sofferma sulle tante ambivalenze politiche, che individua nell'esperienza del “modello Gela”, che ha avuto la meglio alle amministrative sulla coalizione di centrodestra

Gela. Fratelli d'Italia, in città, si è appena riorganizzato sotto la guida del neo coordinatore Pierpaolo Grisanti. I meloniani, alle provinciali, sono con il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, ora con i colori della Lega. Nonostante l'atteggiamento istituzionalmente responsabile per ciò che possa garantire sviluppi alla città, gli esponenti FdI e in primis il deputato Ars Scuvera sono distanti dal “modello Gela” del sindaco Di Stefaano, che punta invece a farlo diventare “modello Provincia”, con la candidatura alla presidenza. L'ex consigliere comunale FdI Sandra Bennici si sofferma sulle tante ambivalenze politiche, che individua nell'esperienza del “modello Gela”, che ha avuto la meglio alle amministrative sulla coalizione di centrodestra, della quale facevano parte i meloniani. Soprattutto ai pentastellati imputa la piena padronanza della stanza dei bottoni. “Se qualcuno avesse raccontato, qualche anno fa, che in città si sarebbe creato un modello di governo con dentro pezzi di centrodestra, come l'Mpa e “Sud chiama nord”, ora federato con FdI, spalleggiati dai cinquestelle e dal Partito Democratico, sarebbe stato preso per visionario. Eppure a guardare l’ultima creazione della politica siciliana, con gli stessi occhi con i quali si osservano un’opera astratta – dice Bennici - non si capisce cosa sia, ma qualcuno crede di vederci qualcosa di geniale. I cinquestelle, un tempo paladini della purezza politica, quelli del mai con il Pd, mai con il centrodestra, mai con nessuno tranne che con noi stessi, ora sono comodamente seduti accanto agli ex nemici di sempre. Hanno scoperto che il potere, dopotutto, non è poi così male. In altri tempi avrebbero gridato allo scandalo, organizzato sit in, fatto dirette infuocate contro l’inciucio. Oggi invece, silenzio assoluto. Le poltrone di potere sono troppo comode, permettono di dare incarichi ad amici e parenti, con un atteggiamento spregiudicato, al limite dell'atto illegittimo ma sicuramente inopportuno”. L'esponente meloniana critica gli alleati, in Regione, dell'Mpa, ma anche i deluchiani, che pare possano andare verso un patto con FdI. Certamente, non è tenera neanche verso i dem. “Mentre il centrodestra si gode la compagnia di quelli che fino a ieri lo accusavano di ogni nefandezza, il Movimento cinquestelle si gode la stanza dei bottoni. In questo quadro surreale, viene da chiedersi, chi è davvero fuori posto? Se si dovesse giocare al trova l’intruso – aggiunge - la risposta sarebbe fin troppo facile, il Partito democratico. Forse, l'unica forza di sinistra, almeno ufficialmente, che pare essersi ritrovata in un’alleanza di governo piuttosto che in un progetto politico. Il “modello Gela” è un modello difforme dall’idea originale. In fondo, è anche questo il bello o il brutto della politica, dove c’è confusione, c’è speranza o almeno c'è potere”.