"Il punto vendita Zangaloro deve aprire", sit-in dopo il rogo: "Questa è la vera città"
Il sindaco Terenziano Di Stefano era insieme a istituzioni locali, sindacati, organizzazioni sindacali, imprenditori, l'associazione antiracket, partiti (sia di centrosinistra sia di centrodestra), associazioni e società sportive
Gela. "Gela non è questa struttura data alle fiamme ma la gente che si è radunata per dare pieno sostegno agli imprenditori colpiti dal rogo della scorsa settimana". Il sindaco Terenziano Di Stefano era insieme a istituzioni locali, sindacati, organizzazioni sindacali, imprenditori, l'associazione antiracket, partiti (sia di centrosinistra sia di centrodestra), associazioni e società sportive che, in serata, si sono dati appuntamento davanti al punto vendita della catena "Zangaloro", incendiato ancora prima di aprire. "Ho parlato con gli imprenditori che purtroppo questa sera non hanno potuto essere con noi - ha aggiunto il primo cittadino - li invito a non rinunciare e a credere in questo investimento". Dalla catena Zangaloro non sono ancora arrivate certezze sul prosieguo dell'investimento, che prevedeva almeno quattordici assunzioni. I sindacati hanno denunciato come "la criminalità soffochi lo sviluppo". Il rogo, a Macchitella, ha distrutto interamente il punto vendita. Gli imprenditori del gruppo Zangaloro hanno spiegato di non aver ricevuto minacce o richieste da parte di nessuno. La procura e gli agenti di polizia del commissariato hanno avviato indagini. "È un momento delicato per la città - ha detto davanti agli intervenuti il sindaco - è un atto criminale. Era importante un segnale e ringrazio tutti per essere intervenuti. Questo punto vendita deve aprire". La famiglia Zangaloro ha ringraziato tramite il contatto con il primo cittadino.
14.4°