“Modello Gela può essere regionale”, Di Stefano: “Unità civici, guardare anche ai centristi”

 
2
Il sindaco Terenziano Di Stefano

Gela. Il rapporto politico, consolidato da queste prime settimane di governo della città, non sembra porre, al momento, troppi interrogativi. Il sindaco Terenziano Di Stefano sta facendo da collante nella gestione di una coalizione progressista-civica, partita dall’agorà e che poi ha messo insieme ulteriori componenti. “C’è rispetto reciproco con Pd e Movimento cinquestelle”, sottolinea il primo cittadino, riferimento prioritario dei civici di “Una Buona Idea”. In giunta, inoltre, sono presenti assessori in quota alle altre “costellazioni” dell’alleanza affermatasi alle urne. Il parlamentare Ars Nuccio Di Paola, negli scorsi giorni come abbiamo riportato, non ha mancato di ricordare i pregi del “modello Gela”. E’ convinto che quanto accaduto in città possa trovare un palcoscenico ancora più ampio, nell’agone regionale. “Ne sono convinto anche io – dice Di Stefano – Pd e Movimento cinquestelle sono realtà di partito consolidate. Io non ho altre ambizioni. Se mi verrà chiesto, potrò dare delle idee e dei suggerimenti. Ritengo comunque che oltre ai partiti, i gruppi civici possano inserirsi in un contenitore territoriale. Ci sono diverse realtà consolidate, come “Una Buona Idea” in città ma anche nei Comuni vicini. Bisogna coinvolgerli in un unico contenitore, insieme ad altre forze politiche, come Sud chiama Nord e l’area centrista, che da sempre ha una forte trazione sull’isola. E’ un lavoro che va fatto da subito e non invece a ridosso delle prossime scadenze elettorali”. Il sindaco guarda a quello che la coalizione a suo sostegno è riuscita a determinare, in un confronto con il patto largo moderati-centrodestra, all’inizio indicato come decisamente in vantaggio. “Gli elettori ci hanno consentito un risultato che non solo ci ha permesso di vincere – aggiunge – ma assicura stabilità di governo. Non abbiamo alcun alibi, non si può sbagliare”. Così come per Di Paola, pure il sindaco Di Stefano si affida ad una prospettiva che va oltre l’immediato e si concentra sul “medio e lungo termine”. “A tutta la maggioranza ho riferito che ci sono potenzialità enormi per questa città – dice inoltre – dobbiamo impegnarci tutti. Stiamo lavorando al position paper con Sicindustria e sarà necessario un decreto sindacale che non ha precedenti veri e propri. C’è il tema delle royalties e del loro uso da sviluppare e ancora tanti interventi immediati, ad iniziare da Macchitella lab, solo per fare qualche esempio”.

Il sindaco ha inaugurato la sua esperienza a Palazzo di Città, forte di numeri che gli danno una base solida, ma senza voler alzare muri davanti all’opposizione. “Si andrà avanti in questa maniera, per la programmazione – conclude – è ovvio che maggioranza e opposizione rimangono su posizioni differenti, però questo non esclude di coinvolgere chi non si riconosce nella nostra amministrazione. Sui temi ho intenzione di sentire tutti, così come abbiamo iniziato a fare, politicamente, per la presidenza del consiglio e spero che ciò avvenga per le commissioni e per l’Unione dei Comuni”. Nell’alleanza progressista-civica, non pare profilarsi un’assimilazione tra partiti ed entità che non hanno una struttura canonica. “Una Buona Idea” manterrà le proprie peculiarità ma Di Stefano sembra sulla stessa frequenza d’onda, politica, dei grillini e dei dem (da Di Paola e fino ai vertici del Partito democratico), senza mettere vincoli ad un “modello Gela” aperto ad eventuali altre adesioni, anche sulle tracce regionali.

2 Commenti

  1. Buongiorno
    Ma se non siete stati capaci manco a Caltanissetta
    Cosa vorreste fare a livello regionale?
    La vedete bene Ahahahh

  2. Che sia la volta buona con la nomina del nuovo sindaco si comincia a cambiare nastro e lo trovo sino adesso razionale e saggio. Speriamo bene per gela e i gelesi ove il 60 /100 persone corrette ma il resto che rovina tutto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here