Gela. L’assenza di spazi scolastici, in alcuni istituti del territorio, è stata affrontata durante una riunione in prefettura. Erano presenti i tecnici regionali e quelli dell’ex Provincia, ma anche i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Gela, Caltanissetta e Niscemi. Servono spazi, sempre nel rispetto delle misure anti-Covid. “In tale direzione l’Assessorato regionale ha evidenziato che in base al protocollo d’intesa firmato dalla Conferenza episcopale siciliana (Cesi), l’assessorato all’Istruzione della Regione Sicilia, Anci e Usr potrebbe valutarsi l’utilizzazione degli spazi parrocchiali in comodato d’uso, laddove sia possibile – fanno sapere dalla prefettura di Caltanissetta – l’Assessorato regionale dell’istruzione ha, altresì, segnalato come in virtù di un accordo con l’Esercito, saranno messi a disposizione delle scuole degli spazi per lo stoccaggio dei banchi che verranno sostituiti da quelli nuovi imposti dalle normative anti–contagio. Inoltre, i dirigenti scolastici degli istituti, anche quelli non sede elettorale, possono fare richiesta, per comprovati motivi, di posticipare l’inizio delle lezioni a giovedì 24 settembre”. Attraverso il confronto con i funzionari dell’Ufficio scolastico provinciale e quelli della prefettura, le amministrazioni comunali di Gela e Caltanissetta hanno dato disponibilità a fornire un servizio di trasporto pubblico agli studenti. Il confronto proseguirà a livello comunali.
All’incontro in prefettura hanno partecipato inoltre i dirigenti delle scuole “Leonardo Sciascia” di Caltanissetta, della “Quasimodo” e del “1° I.C.” di Gela e della “Verga” di Niscemi. La scorsa settimana, la dirigente del liceo scientifico “Vittorini” Angela Tuccio ha sollevato il caso delle nove aule che non riesce ad avere, dichiarandosi pronta ad una denuncia penale.
Magari non iniziare proprio, se poi al minimo starnuto di un bambino o di una normale febbre magari leggera che è sempre esistita da che mondo è mondo, devono essere tamponati tutti i suoi familiari, la classe intera ed essere deportati e isolati in massa in appositi campi di concentramento per “positivi” e magari anche per “negazionisti”, che in neolingua orwelliana significa “coloro che negano la falsa pandemia covidiota e pensano che i morti sono stati causati dalle intubazioni e non dal vairus e che i governi stiano utilizzando questo virus come scusa per distruggere le economie e schiavizzare i popoli con l’introduzione di un falso vaccino per modificare il dna umano e mettere un chip a tutti per controllare ogni singolo individuo sopravvissuto alla vaccinazione.”
AMEN