Minacce per i soldi al titolare di una rivendita di fiori, disposto giudizio: in aula a dicembre

 
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Gela. E’ stato fissato per inizio dicembre il giudizio nei confronti dei coinvolti in un’inchiesta che portò a ricostruire presunte estorsioni a danno di un esercente, impegnato nel settore della vendita dei fiori, pure nell’area antistante il cimitero Farello. Per gli investigatori, sarebbe stato preso di mira con l’intervento di presunti esponenti stiddari. Il gup del tribunale di Caltanissetta ha concluso per il giudizio, da celebrare davanti al collegio penale del tribunale di Gela. Le contestazioni sono mosse ad Orazio Manfrè, Salvatore Cavallo, Paolo Franco Portelli, Saverio Susino e Rocco Ciaramella. Scattarono misure di custodia cautelare in carcere. Tra i capi di accusa, la tentata estorsione, la rapina, le lesioni e la detenzione di armi, tutte con l’aggravante mafiosa. Sarebbe stato rubato il sistema interno della videosorveglianza dell’attività commerciale, per l’accusa nel tentativo di cancellare eventuali tracce dell’aggressione al titolare. In udienza preliminare, le difese hanno ridimensionato i fatti, inquadrandoli in un contesto differente.

Il giudice ha accolto le richieste dei pm della Dda nissena. Gli imputati sono rappresentati dai legali Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Cristina Alfieri e Carmelo Tuccio. In udienza preliminare ci sono state parti offese, non costitute come parti civili (con i legali Mariella Giordano e Giada Scerra).

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