Gela. Il Pronto soccorso, trasferito nei nuovi locali dell’ospedale, ha avuto un calo di mille prestazioni annue.
Rispetto al 2015 sono state 46.563 le prestazioni rilevate contro le precedenti 47.413. Sono diminuite, di appena 58 presenze, anche le prestazioni registrate al Punto di primo intervento pediatrico (Distretto sanitario) che dalle 3.234 si sono attestate, nell’anno appena archiviato, a 3.176.
Il dato, comunque, conferma l’enorme affluenza degli utenti che si recano al Pronto soccorso del presidio ospedaliero di via Palazzi che si attesta il centro di prima emergenza maggiormente frequentato in tutto il territorio nisseno. Il Pronto soccorso dell’ospedale “Sant’Elia”, nonostante la maggiore presenza di personale medico in organico, ha fatto registrare circa 10 mila prestazioni in meno rispetto all’unità di Medicina, emergenza e accettazione diretta da Gaetano Orlando.
Il trasferimento nei nuovi locali, avvenuto nel periodo estivo, ha permesso di aumentare lo standard della privacy dei pazienti ma non di certo la qualità della loro permanenza. La professionalità del personale in forza al Pronto soccorso riesce solo lievemente a colmare i limiti progettuali della struttura realizzata a nord dell’ospedale.
Tra tutti l’Astanteria che costringe i pazienti di entrambi i sessi al ricovero breve in una sola stanza, dove i tempi di attesa per il trasferimento in reparto sono improponibili. Fenomeno, quest’ultimo, legato alla soppressione dei servizi specialistici accorpati alle già oberate unità operative. Come il reparto di Malattie infettive, soppresso in favore dell’unità operativa di Caltanissetta dove vengono dirottate tutte le emergenze.