Gela. La chiesa dei Cappuccini è diventata troppo piccola per contenere le migliaia di persone che oggi pomeriggio hanno voluto dare l’ultimo saluto ad Emanuele Riela, il 19enne vittima di un incidente stradale sulla Gela-Catania lo scorso 2 giugno.
Nella gremita chiesa dei frati Cappuccini c’erano tutti, straziati dal dolore. I familiari, papà Vincenzo e mamma Concetta, oltre alla sorellina Maria Grazia. I familiari, i colleghi della scuola Ettore Romagnoli del padre, i compagni d’istituto dell’Itc, gli amici d’infanzia di Emanuele, i colleghi del Comune (Enzo ha lavorato tanti anni alla Ghelas), e poi ancora i colleghi di Concetta, tantissimi giovani. E poi gli amici delle due ruote di Enzo, appassionato di moto e componente del gruppo che in sella ad una Harley Davidson girano l’isola per puro divertimento.
La messa funebre è stata celebrata da frà Luca Bonomo, che con le sue parole ha provato a consolare i cuori infranti di genitori e sorella. “Non dovete pensare che Dio vi stia castigando, in questo momento sta toccando Emanuele. Tutti noi ci chiediamo perché ed il dolore è forte per voi genitori”.
Toccante il momento in cui un amico intimo di Emanuele ha voluto leggere un messaggio. “Ci mancherai tantissimo. E’ stato un onore essere tuo amico. Ci hai insegnato i valori dell’amicizia e della bontà. Eri uno spirito libero, sempre brillante e divertente. Sapevi rendere qualsiasi giorno speciale. Quando arrivavi la frase era sempre la stessa. “Carù, non sapete che mi è successo oggi….” E poi ci raccontavi le tue disavventure per farci sorridere. Buon viaggio Emanuele, e che sia un arrivederci…”.
All’uscita di chiesa due ali di folla hanno accompagnato il feretro nel carro funebre mentre decine di palloncini di bianchi sono stati liberati in cielo ed il rombo delle Harley Davidson ha “scortato” l’auto con la bara dello sfortunatissimo giovane.
