Microchip “fantasma”, ordinanza disattesa e cittadini beffati

 
0

Gela. Doveva essere una mattinata all’insegna della legalità e della tutela degli animali, invece si è trasformata in una farsa burocratica. Il Comune aveva annunciato un’iniziativa importante: microchip gratuito per tutti i cani di proprietà, obbligatorio per legge. Ma chi si è presentato puntuale all’ex mattatoio di via Falcone ha trovato ad attenderlo solo il nulla.

Veterinari dell’Asp presenti, ma senza strumenti e, soprattutto, senza istruzioni. “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale”, hanno detto, rimandando indietro decine di proprietari, molti dei quali arrivati appositamente da fuori città.

Il corto circuito burocratico è stato totale. L’ordinanza era stata firmata, pubblicata, persino concordata con i vertici dell’Asp, eppure, al momento di partire, il meccanismo si è inceppato. Il sindaco, sommerso dalle segnalazioni, ha deciso di vederci chiaro e si è recato personalmente sul posto.

“Ho voluto verificare di persona e quello che ho trovato è inaccettabile – dice il primo cittadino –  Questa iniziativa era stata pianificata nei dettagli e invece è stata boicottata da un inspiegabile disguido”.

Oltre al danno, la beffa: nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’Asp nemmeno dopo il caos della mattinata, lasciando i cittadini con il dubbio se e quando il servizio verrà riprogrammato. Il sindaco ritiene gravissimo quanto accaduto e nella giornata di ieri ha inviato una lettera al Prefetto per informarlo dell’accaduto.

“Ora attendiamo risposte. Se non arriveranno, sarò io stesso a cercare una soluzione alternativa. Ma non possiamo permettere che una decisione già presa venga disattesa in questo modo – conclude il sindaco Di Stefano –  I cittadini meritano rispetto, per questo ho scritto immediatamente al Prefetto per segnalare la situazione.”

Un microchip che sulla carta era gratuito, ma che nella realtà non esiste. Resta da capire chi dovrà prendersi la responsabilità di questo pasticcio. Nel frattempo, i cani e i loro padroni rimangono in attesa, sperando che la prossima volta non sia un altro buco nell’acqua.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here