Gela. “Mia moglie non sta bene, dovete intervenire subito”. La tensione e, poi, gli insulti e una presunta aggressione ai danni del primario del pronto soccorsoGaetano Orlando.
La tensione al pronto soccorso. Per quei fatti, già il giudice di pace aveva comminato la condanna al pagamento di una multa per un pescivendolo, presunto protagonista delle intemperanze tra i corridoi del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. Il verdetto pronunciato dal giudice di pace, però, non ha convinto né il pescivendolo né la sua difesa, rappresentata dall’avvocato Giovanni Cannizzaro. Così, la decisione è stata appellata davanti al giudice Ersilia Guzzetta. Stando alla linea difensiva, infatti, l’imputato non avrebbe aggredito né offeso il primario ma soltanto chiesto spiegazioni davanti a presunte inefficienze riscontrate nelle cure prestate alla moglie. A questo punto, il nuovo verdetto potrebbe essere pronunciato dal giudice all’udienza del 15 maggio.