"Mi asterrò ma sarò in aula per il bilancio", Irti: "Sono nella Dc, con il sindaco solo lavoro per la città"

La linea di Irti non pare affatto quella dura e pura ma è pronto ad assicurare la propria presenza, senza alcuna forma di ostruzionismo fine a sé stesso

02 dicembre 2025 20:04
"Mi asterrò ma sarò in aula per il bilancio", Irti: "Sono nella Dc, con il sindaco solo lavoro per la città" -
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Gela. Se la maggioranza del sindaco Terenziano Di Stefano ha una sorta di “missione” politica e domani, salvo sorprese, sarà tutta compatta per il sì al bilancio stabilmente riequilibrato, l'opposizione, soprattutto quella di centrodestra, potrebbe optare per posizioni non univoche. Molto dipenderà dal voto sull'emendamento presentato da Forza Italia, che richiede un aggiustamento tecnico del testo che accompagna il bilancio. La maggioranza potrebbe accoglierlo, aprendo un fronte della concordia istituzionale, così da alimentare un assenso maggiore allo strumento finanziario. Dalla Dc, il consigliere comunale Armando Irti sembra aver maturato una scelta da mettere poi alla prova del dibattito d'aula. “Per quanto mi riguarda – sottolinea – manterrò il numero legale e rimarrò in aula fino alla conclusione dei lavori. Lo dobbiamo alla città. Probabilmente, esporrò le ragioni della mia astensione. E' giusto che uno strumento fondamentale come il bilancio possa essere vagliato dal civico consesso, però all'opposizione non è stata data la possibilità di un confronto, anche tecnico, più approfondito”. La linea di Irti non pare affatto quella dura e pura ma è pronto ad assicurare la propria presenza, senza alcuna forma di ostruzionismo fine a sé stesso. In questo ultimo periodo, le sue interlocuzioni istituzionali con il sindaco Di Stefano sono state rese pubbliche, con l'iniziativa per l'adesione del Comune a Consip. “In un ente in dissesto, con tante difficoltà – precisa il consigliere – è stata una mossa che consentirà di risparmiare almeno due milioni di euro sui costi delle utenze. Ho voluto lavorare personalmente a questo capitolo, condividendo poi con il sindaco e con la sua amministrazione. Oltre a questioni che riguardano la città e l'ente, con il sindaco non c'è altro rapporto. Rimango un esponente della Dc e le voci non mi interessano. Mi hanno più volte avvicinato a diversi partiti. So bene che per la Dc, a causa di quanto sta accadendo a livello regionale, non è una fase facile, per via delle vicende giudiziarie di Cuffaro. Il progetto però va avanti e io rimarrò nel partito. Poi, per il futuro nulla può ritenersi certo. Credo nella Dc e nel lavoro che abbiamo fatto fino a oggi”.

In foto Irti e Di Stefano

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