Gela. Segnaletica stradale precaria, lunghe attese per delimitare le aree riservate, rallentamento delle richieste dei cittadini. Sono questi solo alcuni dei problemi riscontrati dall’ufficio segnaletica del comune, gestito da John Bevilacqua che coordina sei operatori provenienti dall’ormai ex Reddito minimo di inserimento (Rmi).
“Soddisfare tutte le richieste, in queste condizioni, è davvero utopistico – ammette Bevilacqua – L’ufficio è carente di uomini e mezzi. Possiamo contare di una motoape, l’altra in dotazione e un furgone Iveco sono fermi per guasti piccoli meccanici. Spesso, per cercare di far fronte alle richieste sono costretto a mettere a disposizione la mia autovettura. Eppure, non si riesce ad evadere tutte le richieste.
Come nel caso dei posti per disabili – conclude Bevilacqua – che se da una parte siamo riusciti ad azzerare tutte le pratiche, occorrerebbero più uomini e mezzi per eseguire la delimitazione degli spazi riservati. Nell’attesa, veniamo additati dai cittadini costretti ad attese anche di tre mesi”.