Gela. I consiglieri comunali uscenti, Giuseppe Ventura di Sicilia Futura e Virginia Farruggia del Movimento Cinque Stelle, criticano la scelta dell’ex Sindaco Domenico Messinese, che si è rivolto ai giudici amministrativi del Tar di Palermo per contestare la mozione approvata dal consiglio comunale lo scorso 7 settembre.
“La scelta fatta da Messinese di fare il ricorso al Tar si commenta da sola – dichiara Giuseppe Ventura di Sicilia Futura – ed attraverso questo fatto esce fuori quello che il mio partito dice da tre anni: ha detto bugie in campagna elettorale, nel periodo in cui ha amministrato questa città e nel giorno della sfiducia, facendo finta di sentirsi male (perché non era vero). Ha detto bugie quando ha mandato la pec con le dimissioni ed infatti ora ha fatto ricorso, anche perché un Sindaco non arriva a fare una scelta del genere, se si è dimesso ed è stato anche sfiduciato. Questo è il personaggio, un personaggio coerente con le sue azioni, visto che dice sempre e comunque bugie. E l’epilogo è veramente triste.”
“Credo che sia l’ultimo atto di una farsa – sottolinea Virginia Farruggi del Movimento Cinque Stelle. Pensavano che questa farsa fosse finita il 7 settembre, invece continua. Pensavo fosse stato un parto travagliato, invece continua. Mi auguro che si possa mettere fine a tutto questo. Sono stata in tribunale ed ho ritirato il ricorso ma ancora non l’ho letto. Però, in base a quello che mi dicono, mi sembra che le motivazioni del ricorso siano alquanto assurde. È chiaro che la sfiducia è un atto politico, in aula eravamo in 28 e 26 hanno votato a favore della sfiducia. Aldilà di tutto, penso che ci sia ben poco da discutere anche nelle aule di tribunale.”
I due ex consiglieri ribadiscano il fatto che, per il bene della città, il ricorso fatto da Messinese al Tar è solamente una perdita di tempo e sarebbe un paradosso se fosse accettato. “Noi ci costituiremo, naturalmente, per far valere le nostre ragioni – continua Ventura – anche perché da un punto di vista politico l’azione dell’ex Sindaco si commenta da sola. È stata un’amministrazione che ha pensato soltanto ad una cosa: la poltrona, e pur di rimanere attaccato a quella poltrona, è stato fatto di tutto (vedi il ricorso)”.
“In questo momento ci stiamo trovando a contrattare – continua Farruggia – una poltrona, non è il caso di arrivare fino a questo punto. Penso che, aldilà di tutto, ci sia la dignità che debba dare il giusto senso alle cose. A prescindere da un eventuale problema giudiziario relativo alla legittimità o meno della sfiducia, ricordo che Messinese si era anche dimesso, quindi non abbiamo fatto un atto contro la sua volontà, perché, a quanto pare, la sua volontà era lasciare il ruolo di sindaco. Quindi, penso che la dignità debba prendere il sopravvento e che lui debba capire che, se su 28 presenti 26 votano la sfiducia, aldilà delle aule del tribunale, non ci sia più niente da dirsi.”
