Gela. Un po’ di tutto, compresi convegni, dibattiti, quattro precari del Comune
stabilizzati e la realizzazione di una parte della condotta idrica a Manfria, peraltro progettata e finanziata da privati.
La relazione annuale. Il sindaco Domenico Messinese si gioca le carte contro la sfiducia anche con centoquarantotto pagine di relazione annuale. In sostanza, quanto fatto dalla sua giunta tra il 2016 e i primi mesi del 2017. Una relazione che, salvo sfiducia, Messinese dovrebbe illustrare in aula ai consiglieri comunali. Ovviamente, tra foto e sunti, non mancano l’onnipresente progetto per l’hub del gas naturale liquefatto oltre alla call di Invitalia, finalizzata a selezionare iniziative d’investimento nell’area industriale locale, delle quali, fino ad oggi, non si sa molto. Tra i “successi”, il sindaco non ha mancato di inserire, nel lungo elenco, anche la partecipazione al Gruppo d’azione locale “Valli del Golfo”, insieme ai comuni di Vittoria, Acate e Comiso. Il Gal sarebbe dovuto servire ad attrarre finanziamenti europei da impegnare per il rafforzamento delle aree rurali e per migliorare quelle ad alto impatto turistico. A settembre, però, i giudici palermitani del Tribunale amministrativo regionale hanno confermato l’esclusione dalla graduatoria del Gal. Per i magistrati palermitani, ai quali si erano rivolti i legali del comune di Vittoria, il Gruppo non avrebbe i necessari requisiti richiesti nel bando, sia da un punto di vista di aree, comunque classificate ad agricoltura intensiva, sia sul fronte della popolazione interessata. Quindi, niente soldi europei, sempre che non parta un altro ricorso. Messinese non ha mancato di elencare l’accordo, ratificato con Regione ed Eni, che dovrebbe consentire l’avvio dei lavori di rifacimento del porto isola. Poco più di cinque milioni di euro. Allo stato attuale, però, dei lavori si sa poco. Gli ultimi interventi, con tanto di giallo sulla sorte delle sabbie movimentante, risalgono allo scavo del canale d’emergenza, necessario ad evitare il totale fermo dell’infrastruttura, da anni insabbiata. Poi, ci sono il bilancio di previsione 2016, approvato in tempo, 25 mila euro da utilizzare per start up innovative, un piano della mobilità urbana che ancora attende di entrare in vigore e l’Autorizzazione integrata ambientale della green refinery di Eni che è stata rilasciata dal ministero. Messinese elenca i “successi”, in attesa del responso dei consiglieri.