“Mesi persi a raccogliere firme”, sui social Siciliano attacca i pro-sfiducia

 
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Gela. Se il fronte della sfiducia ha accelerato i tempi per portare la mozione in aula nei primi giorni di settembre, dalle stanze dell’amministrazione comunale arriva ormai quasi costante una sorta di controffensiva. Il sindaco Domenico Messinese, in realtà, ha cambiato registro dopo il deposito della mozione (sostenuta anche dai dem) e ha lanciato l’ennesimo appello alla collaborazione, mettendo a disposizione eventuali posti in giunta o poltrone strategiche in municipio. Il suo vice Simone Siciliano, invece, è decisamente meno tenero e dai social, come gli capita con frequenza, conduce una personale campagna politica contro l’assise civica, in questo caso attaccando a testa bassa proprio il fronte della sfiducia. Foto, annunci di ogni tipo, risultati raggiunti e quelli che stanno per esserlo. E’ una continua esaltazione di obiettivi incassati dalla giunta quater. Dai rifiuti agli eventi dell’estate, ma anche l’acqua e i beni immobili del Comune. C’è tutto e di più. Il numero due della giunta si gioca le sue carte “social” e non va per il sottile. Uno dei cavalli di battaglia è il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ormai, l’amministrazione l’ha presa come una sorta di crociata, nel tentativo di liberare le strade da cumuli di ogni tipo (non sono ancora chiari i costi dopo la ripresa dei servizi aggiuntivi). Il vicesindaco la stoccata la lancia proprio ai venti della sfiducia. “Mi sarei augurato di vedere i consiglieri firmatari della mozione di sfiducia al sindaco, impegnarsi a sensibilizzare la cittadinanza ad essere rispettosa del bene comune – scrive l’assessore sul suo profilo istituzionale facebook – sarebbe bastato che ognuno dei venti firmatari, invece di perdere mesi per raccogliere firme, avesse adottato una di quelle aree colpite dal fenomeno di abbandono rifiuti, come io stesso feci un paio di settimane fa, con via Rio de Janeiro, trasformandolo in un parcheggio pubblico, oggi diffusamente fruito, che il fenomeno del lancio del sacchetto, oggi sarebbe molto più contenuto, qualora si trattasse di sola inciviltà”. L’assessore adombra l’ipotesi che i cumuli così frequenti non siano solo la conseguenza dell’azione di semplici cittadini poco ligi alle regole ma che possa esserci qualcosa di più (senza però precisare ulteriormente). Sulla vicenda, anche i magistrati della procura hanno avviato indagini, che coinvolgono lo stesso assessore e il primo cittadino.

Siciliano non risparmia neanche il tema degli immobili comunali dati in gestione ai privati. L’amministrazione comunale avrebbe completato il “censimento” dei beni dell’ente (che ancora non è stato reso pubblico) e pure su questo versante l’attacco è a portata di mano. “C’è chi ha amministrato per anni, utilizzando il patrimonio comunale come fosse proprietà privata, senza curarsi dei costi che la collettività sosteneva per favorire alcuni – scrive ancora sulla sua pagina istituzionale – c’è chi, invece, in soli tre anni, è riuscito a censire tutti gli stabili e i terreni di proprietà pubblica, valorizzandoli al fine di recuperare economie per garantire migliori servizi alla collettività. Chissà perché molti dei consiglieri firmatari della mozione di sfiducia al sindaco, non hanno mai voluto trattare questo tema in questi tre anni di esperienza amministrativa. Forse perché fortemente legati a quelle logiche politiche di chi per anni ha utilizzato la città come fosse a suo uso e consumo?”. Insomma, c’è chi avrebbe gestito la città a proprio piacimento e a tutela degli interessi di pochi e oggi invece chiede la sfiducia del sindaco. In attesa che la giunta si metta in regola con le misure correttive imposte dalla Corte dei Conti (il termine è scaduto già da tempo) e faccia chiarezza sulla copertura degli enormi debiti fuori bilancio generati dal servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti (gestito in proroga da Tekra), Siciliano si scaglia di nuovo contro quelli della sfiducia, che probabilmente risponderanno in aula quando verrà discussa la terza mozione in poco meno di un anno.

2 Commenti

  1. Dovete mettere le telecamere e multe salatissime come hanno fatto nel comune di Trapani . Poi vedremo se ancora in giro si vedranno cumoli. Basta con queste riunioni igni giorno per prendervi il gettone di presenza

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