Gela. Prima la confessione davanti al Gip, poi il ritrovamento della pistola usata per l’omicidio. La Polizia di Gela, ha ritrovato, dopo 6 giorni dall’agguato teso all’imprenditore edile Francesco Martines, assassinato venerdì scorso in via dell’Acropoli, la pistola utilizzata dal principale accusato dell’omicidio, Angelo Meroni di 46 anni.
Si tratta – così come già appurato dal ritrovamento dei due bossoli (uno esploso e l’altro no) – di una calibro 9, con matricola abrasa. L’arma, ancora intrisa di sangue, è stata trovata nelle campagne di contrada Mignechi, a circa 10 chilometri dal luogo in cui è stato rinvenuto il corpo della vittima. La pistola, occultata sotto due grosse pietre, aveva un colpo in canna. E’ stato grazie all’utilizzo del metal detector e scandagliando palmo a palmo la zona, che la Polizia è riuscita a ritrovarla. Adesso saranno eseguite perizie balistiche per stabilire se la pistola è stata utilizzata anche in altre circostanze.