Gela. Il rischio concreto in città, con il mercato settimanale riaperto e le scuole che non chiuderanno, è la zona rossa. Il gruppo consiliare della Lega attacca le scelte del sindaco Lucio Greco, considerandole non in linea con l’esigenza di limitare il contagio da Covid. “Greco non chiude il mercato settimanale perché intimorito dalle proteste degli ambulanti. Dopo la riunione alla presenza dei capigruppo, convocata dallo stesso sindaco, tutti avevano espresso, compreso lui, la volontà di chiudere il mercato settimanale e tenere sotto controllo i luoghi particolarmente affollati, scuole comprese. È bastata la dura protesta in municipio degli ambulanti – dicono i consiglieri leghisti – per far cambiare idea al primo cittadino e spingerlo a rinviare la riunione da lui stesso convocata con esercenti e capigruppo, riunione mai più riprogrammata. Oggi, i contagiati sono 450 e crescono ad una media di 30 a settimana”. Emanuele Alabiso era già stato molto critico e con la commissione sviluppo economico ha sollevato una serie di osservazioni sul riavvio del mercato, comunque considerato non opportuno in questa fase.
“Greco ed il suo vice Terenziano Di Stefano, che tanto lo sostiene su queste scelte, stanno forse aspettando che Gela diventi zona rossa per intervenire? Molti Comuni hanno interdetto alcune vie, impedendo la passeggiata. Le scene viste sul lungomare nell’ultimo week end – continuano i salviniani – sono preoccupanti e non possono essere ignorate. Sindaco e vice parlano tanto di collaborazione ma poi disattendono quanto stabilito alla presenza dei capigruppo”.