Gela. Ha deciso nell’arco di pochissime ore, dicendo sì alla proposta del sindaco Domenico Messinese
e dei suoi uomini di fiducia. 
“Almeno sei mesi…”. “L’ho fatto d’istinto – dice il neo assessore ai lavori pubblici Maurizio Melfa – sono convinto di poter dare tanto a questa città”. L’imprenditore sembra intenzionato a strappare una “tregua” politica anche ai consiglieri comunali che, tra una settimana, andranno in aula a discutere la sfiducia al primo cittadino. “Come si fa a sfiduciare una nuova giunta? – prosegue – siamo assessori di una squadra appena rinnovata. Credo, sia necessario che ci venga dato del tempo, anche sei mesi, di modo da tracciare il bilancio di ciò che verrà fatto. Come possono giudicarci se non ci conoscono? Ritengo che sia fondamentale la collaborazione tra giunta e consiglio comunale”. Il neo assessore, due anni fa, tentò la scalata a Palazzo di Città, battuto, tra gli altri, proprio dal sindaco Domenico Messinese. Adesso, entra a far parte della giunta e fissa i primi obiettivi. “Non ho ancora incontrato i tecnici del mio settore – continua – in ogni caso, bisognerà avviare tutti quei cantieri che sono pronti a partire e studiare tutti i progetti in atto”. 
“Non faccio differenza tra destra e sinistra”. L’assessore, almeno sul fronte politico, segue la “dottrina” Messinese. “Sì, questa giunta è una giunta politica, perché la politica riguarda il bene della collettività e, personalmente, ho accolto la proposta proprio per questo motivo – dice ancora – è vero, alle scorse regionali ho appoggiato il candidato di Alternativa Popolare Angelo Caci. Per me, non c’è una differenza tra destra e sinistra. Lo ritenevo un candidato valido e lo considero un professionista che può far bene, anche a livello manageriale. Non sono in giunta per scelte di partito, ma solo per garantire risultati alla città. Mi dedicherò completamente al ruolo di assessore. Ho già dato incarico ad un temporary manager che si occuperà delle mie aziende”. 
L’ingresso in giunta di Melfa rafforza ulteriormente l’asse di ferro Messinese-Siciliano, mettendo sul tavolo l’apporto di una parte dell’imprenditoria locale. Il neo assessore, però, dovrà convincere l’ampio fronte pro-sfiducia.
