Gela. Quei medici erano stati assunti per colmare la carenza di organico del servizio di Pronto soccorso del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. Invece, ancora prima di prendere servizio, sono stati trasferiti presso altre strutture del territorio appartenenti all’Asp nissena.
Due di loro lavoreranno a Caltanissetta e Mazzarino un altro ha preferito rinunciare all’incarico. “Nessuno vuole stare a Gela – tuona Giorgio Santonocito, commissario straordinario dell’Asp – Stiamo cercando una soluzione, un altro medico prenderà servizio nei primi di maggio”.
L’ultimo provvedimento, in ordine di cronaca, a firma del commissario straordinario, ha permesso ieri di trasferire un medico (S. A. le sue iniziali) presso il Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Era stato assunto con incarico semestrale a febbraio. Il medico non ha mai preso servizio in città lasciando nel disagio il reparto diretto da Gaetano Orlando che può disporre di appena 9 medici invece dei 13 previsti dalla pianta organica. Ad aggravare la situazione, l’impossibilità di destinare i medici dell’emergenza sanitaria territoriale ai Pronto soccorso.
Dal primo maggio l’unità operativa di via Palazzi dovrà, quindi, fare a meno di un altro medico riducendo ancora l’organico. Eppure, il dieci aprile scorso, con una nota interna all’Asp, nel confermare il termine ultimo della proroga degli incarichi provvisori, era stata paventato il rischio per i Pronto soccorso di garantire eventuali interruzioni di pubblico servizio. “Avevamo assunto un medico per il Pronto soccorso – sottolinea il commissario Santonocito – Lo stesso si è dimesso perché non è voluto andare al pronto soccorso di via Palazzi. Siamo a lavoro per cercare una sostituzione.
Di certo un nuovo medico prenderà servizio nei primi giorni di maggio”. Intanto, presso le corsie delle unità operative al secondo e terzo piano dello stabile che ospita l’ospedale Vittorio Emanuele sono state realizzate le pareti divisorie che aveva voluto l’ormai ex commissario dell’Asp, Vittorio Virgilio.