Mazzarino, scontro politico su tutti i fronti: interpellanza, "infrazioni stradali del presidente"

Nello scontro politico, sempre più intenso, non si fanno sconti e pure il parcheggio delle auto finisce sotto esame

A cura di Redazione Redazione
22 novembre 2025 19:07
Mazzarino, scontro politico su tutti i fronti: interpellanza, "infrazioni stradali del presidente" -
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Mazzarino. I consiglieri comunali Gaetano Petralia, Vincenzo Mantione e Antonina Maria Corinto hanno presentato un'interpellanza al sindaco Faraci e alla giunta per le reiterate violazioni del codice della strada perpetrate dal presidente del civico consesso Zemira Abbruscato. Nello scontro politico, sempre più intenso, non si fanno sconti e pure il parcheggio delle auto finisce sotto esame. "Ancora una volta, chi dovrebbe essere esempio di legalità si distingue invece per una inquietante “doppia morale”: rigorosa davanti ai riflettori, disinvolta quando crede di non essere vista. Nonostante pubblici proclami e promesse di vigilanza, risultano documentate – con fotografie e segnalazioni di cittadini – ripetute soste di veicoli su marciapiedi pubblici da parte della stessa presidente, creando ostacoli all’accessibilità e violando non solo il codice della strada (art.158), ma anche i principi di trasparenza, equità e decoro che dovrebbero guidare chiunque ricopra ruoli apicali nell’ente. Da una parte, proclami e post social contro la sosta irregolare; dall’altra, la dura realtà dei fatti: la presidente parcheggia la propria auto su marciapiedi pubblici con la stessa facilità con cui distribuisce lezioni di legalità. La scena ricorda una commedia ben nota: “Fate come dico, non come faccio”. C’è chi sui social si immortala paladina della legalità, condannando la sosta irregolare a discapito dei disabili, e chi – nella vita reale, fuori dalla sceneggiata virtuale – parcheggia beatamente la propria auto ovunque, ostacolando i cittadini e ignorando il codice della strada come fosse solo un consiglio. Basta chiacchiere e “finti” richiami ai princìpi. Vogliamo atti concreti, sanzioni reali e risposte pubbliche: il sindaco e la giunta riferiscano subito su verifiche e provvedimenti. I cittadini meritano chiarezza e trasparenza, non una legalità a misura del potente di turno. La nostra interpellanza è un appello: Mazzarino merita istituzioni credibili e coerenti. Siamo stanchi di proclami e post strappalacrime. Pretendiamo che la presidente del consiglio comunale rispetti le stesse regole che pretende dagli altri. La presidente del consiglio è disposta a dare finalmente il buon esempio o dobbiamo aspettare l’ennesima diretta social autocelebrativa? Invitiamo i cittadini di Mazzarino a segnalare e documentare — anche con foto — ogni infrazione, senza timori reverenziali: il rispetto delle regole è una pretesa collettiva, non un privilegio dei soliti noti. Invitiamo la stampa locale ad andare oltre la cronaca da “salotto istituzionale” e a indagare senza paura su episodi di abuso, incoerenza o doppia morale. Nessuno può permettersi di predicare bene e razzolare male senza aspettarsi la reazione della cittadinanza che non accetta più un “codice personale” per presidente del consiglio. I cittadini non si accontentino più di selfie e post, ma pretendano dalla presidente del consiglio coerenza nei comportamenti e non solo dichiarazioni d’intenti. La legalità si pratica ogni giorno, fuori dalle telecamere: sia la presidente del consiglio a dare il buon esempio, magari a partire dal prossimo parcheggio. Non ci accontentiamo di risposte evasive né di giustificazioni di comodo: chiediamo che sindaco e giunta riferiscano tempestivamente, accertino responsabilità e applichino finalmente sanzioni e provvedimenti, senza favoritismi. Vogliamo chiarezza pubblica, trasparenza e fine di ogni forma di omertà e privilegio istituzionale. Questa non è una battaglia personale, ma una difesa dei diritti di tutti, delle regole e dell’onorabilità delle istituzioni comunali. Siamo certi che questa interpellanza e il dibattito che ne seguirà possano rappresentare un vero punto di svolta per la legalità urbana e la credibilità amministrativa. La legalità non si predica: si pratica. Per tutti. Anche e soprattutto per chi rappresenta le istituzioni", sottolineano in una nota i tre consiglieri.

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